Energy drink: cosa contengono e quando possono fare danni

Taurina, caffeina, vitamine. Ma anche tanti zuccheri. I rischi maggiori: pressione alta, diabete, insonnia e dipendenza. I dosaggi consentiti in Italia

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Gli energy drink (bevande energetiche) sono molto diffusi, specie tra giovani e adolescenti che li utilizzano per mille motivi, in occasione delle attività sportive oppure durante la preparazione di un esame e in fasi di particolare stress. Secondo i dati di Eurostat, il 13,3 dei giovani adulti europei rientrano nella categoria dei consumatori abituali di queste bevande. Il motivo è semplice: danno energia, combattono la stanchezza e aiutano a concentrarsi. Ma a quale prezzo? E con quali rischi? Per rispondere a queste domande, dobbiamo partire dalle sostanze contenute negli energy drink: taurina, caffeina, vitamine, guaranà o ginseng. Ma anche tanti zuccheri.

Taurina

Si tratta di un amminoacido che regola il metabolismo glucidico e lipidico, modula le risposte antinfiammatorie e antiossidanti. Uno dei suoi effetti è di regolare il calcio nelle fibre muscolari, aumentando così la forza dei muscoli. Ma allo stesso tempo, la taurina, specie se combinata con la caffeina, può portare a significativi sbalzi della pressione sanguigna. In Italia il dosaggio consentito è di 75-80 milligrammi per lattina.

Caffeina

In molte bevande energetiche è la componente principale (ogni lattina ne contiene l’equivalente di cinque tazzine di caffè), in quanto stimola il sistema nervoso centrale e aumenta tutte le prestazioni in termini di attenzione, vigilanza e concentrazione. Ma la caffeina, specie se le dosi sono elevate (in Italia il limite imposto è di 1.000 milligrammi a lattina), può portare anche:

  • Ansia e nervosismo
  • Attacchi di panico
  • Insonnia
  • Aumento della pressione sanguigna
  • Dipendenza
  • Mal di testa e affaticamento da astinenza

Guaranà e ginseng

Sono mescolati a tanti additivi, tra cui conservanti e coloranti. In particolare il guaranà contiene caffeina, che si somma a quella già prevista negli energy drink, e può, come il ginseng, interagire con farmaci, alterare il metabolismo e avere effetti indesiderati.

Zuccheri

Rappresentano la parte più pericolosa delle sostanze contenute negli energy drink, che ne vanno un larghissimo uso. Questo significa un aumento di calorie nella dieta giornaliera, una crescita scontata del peso (specie se il consumo di bevande energetiche non è accompagnato da regolari attività sportive), problemi dentali, a partire dalle carie. E per i soggetti più esposti ai danni dello zucchero c’è anche il rischio di disturbi metabolici, come la resistenza all’insulina e il diabete di tipo 2, e di aritmie cardiache.

Vitamine

Le vitamine più presenti negli energy drink sono B2 (riboflavina), B3 (niacina), B5 (acido pantotenico), B6 ​​e B12, e questo per la loro solubilità in acqua e la relativa facilità nell’escrezione urinaria. I rischi, in caso di eccessi, riguardano una ipervitaminosi con disturbi che vanno dalla nausea ai problemi epatici.

Linee guida dell’Unione europea

Secondo le indicazioni dell’Agenzia europea per gli standard alimentari (EFSA) suggeriscono una consumo di caffeina pari a non più di 400 mg al giorno per 70 kg di peso corporeo . D’altra parte, i livelli standard di D-glucuronolattone e taurina negli energy drink sono rispettivamente di 2.400 mg e 4.000 mg per litro. Il livello senza effetto osservato (NOAEL) per l’assunzione di D-glucuronolattone è attualmente di 1.000 mg per chilogrammo di peso corporeo. al giorno, mentre la taurina è generalmente considerata sicura a livelli di riferimento giornalieri di 1.400 mg per 70 kg di peso corporeo. I consumatori con un peso corporeo di 40 kg sono a rischio di disturbi del sonno con un consumo pari o superiore a 250 ml.

Paesi dove gli energy drink sono vietati

In alcuni Paesi, come l’Arabia Saudita, gli energy drink sono vietati e in altri (come Francia, Danimarca, Islanda, Polonia, Lettonia e Lituania) possono essere acquistati soltanto dai maggiorenni.

Marchi più noti

I due marchi più noti di energy drink sono Red Bull e Monster, i cui fatturati sono in continua crescita. Anche grazie a un’offerta sempre più larga. Troviamo la Red Bull, per esempio, anche al gusto anguria, dragon fruit, cocco-acai, albiccocca- fragola. Monster propone diverse linee; oltre alla classica Monster energy, c’è Monster ultra (6 gusti diversi), juiced Monster (con succo di frutta) e rehab Monster, caratterizzata dalla presenza del tè freddo. Nei supermercati ci sono anche altri marchi di energy drink, come Burn energy drink, Blitz energy drink, Crazy Tiger, San Benedetto e Lemonsoda, mentre i punti vendita Coop propongono le bibite energetiche con il proprio brand.

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