L’enula campana (il nome botanico è Inula helenium) è una pianta perenne con grosso rizoma carnoso ramificato e con fusto molto robusto alto fino a 1,5-2 metri. Le foglie basali sono grandissime, lunghe anche 70 centimetri. I fiori sono riuniti in grossi capolini di 6-7 centimetri di diametro, che formano una infiorescenza corimbosa rada. I capolini hanno un involucro con una serie di brattee quasi simili a piccole foglie, con fiori giallo-dorati e petali raggianti molto lunghi.
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Origini
Il nome della specie helenium deriva dal nome greco Elena, che secondo la leggenda stringeva la pianta in mano quando partì alla volta di Troia. Il binomio scientifico attualmente accettato (Inula helenium) è stato proposto da Carl von Linné nella pubblicazione Species Plantarum del 1753.
Esposizione e clima
Predilige climi rigidi. La pianta è molto resistente, non teme il freddo ma preferisce esposizioni luminose: riesce a reggere anche a opposte temperature, fino a 0 gradi durante la stagione invernale, e fino a 38 gradi mei mesi estivi. L’enula campana si può coltivare anche all’interno, in un vaso capiente: l’importante è che stia vicino a una finestra in grado di garantirle la luce della quale ha bisogno. All’esterno, invece, la pianta è utilizzata spesso per dare allegria e vivacità ai giardini e alle aiuole.
Terreno e cure colturali
L’enula campana vuole un terreno ben drenato, con pH compreso tra 5,5 e 7,5. L’ideale è un terreno ricco di materia organica, argilloso o sabbioso. La potatura va prevista una volta all’anno, all’inizio della primavera e non oltre la metà di questa stagione.
Annaffiature
Annaffiare solo saltuariamente, in media una volta alla settimana e anche meno dei periodi di pioggia, interrompendo del tutto durante il riposo vegetativo.
Semina e fioritura
La propagazione avviene per semina in primavera e, spontaneamente, per impollinazione di api e farfalle. La fioritura va da luglio a ottobre.
Problemi e rimedi
La primavera può favorire lo sviluppo di funghi, da trattare preventivamente con un fungicida sistemico; a fine inverno si consiglia anche un trattamento insetticida ad ampio spettro, per prevenire l’attacco di afidi e cocciniglie.
Proprietà e usi
La radice dell’enula campana contiene 1- 3% di olio essenziale (composto da lattoni sesquiterpenici, alantolattoni e idrocarburi sesquiterpenici), steroli (beta-sitosterolo, stigmasterolo), mucillagine, pectine, acido ascorbico e rappresenta una delle fonti più notevoli di inulina , uno zucchero semplice che ha effetti benefici sull’intestino e aiuta a ridurre l’assorbimento del colesterolo.
Decotto di enula campana
Per preparare un decotto di enula campana, utile per calmare e lenire pruriti e disturbi cutanei, basta utilizzare una quantità tra i 10 e i 30 grammi di radice in 500 ml di acqua. Poi fate bollire per qualche minuto, spegnete il fuoco e lasciate in infusione per 10 minuti. Applicate il decotto una volta che si è raffreddato.
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