Epatite C: cause, sintomi e prevenzione

A fronte di una latenza molto lunga, i sintomi possono essere poco evidenti. Usate sempre siringhe monouso

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EPATITE C

L’epatite C è una malattia infettiva causata da un virus, l’HVC, che colpisce il fegato, ne distrugge le cellule e scatena l’infiammazione. L’epatite C ha un periodo di incubazione che varia da 2 settimane a 6 mesi, e una volta contratta l’infezione, nel 30 per cento dei casi si risolve spontaneamente, mentre nel 70 per cento dei casi il virus resta attivo e purtroppo provoca danni lenti e progressivi al fegato.

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CONTAGIO 

Il contagio dell’epatite C avviene principalmente per via parentale, ovvero attraverso il sangue infetto. E in particolare con:

  • Agi e siringhe che vengono scambiati per iniettare droghe, o anche altri strumenti riutilizzati per sciogliere e inalare sostanze in polvere dal naso
  • Diffusione da madre infetta a figlio durante la gravidanza
  • Strumenti per manicure e pedicure non sterilizzati
  • Strumenti per realizzare tatuaggi e piercing non sterilizzati
  • Condivisione si forbici, rasoi e spazzolini con familiari conviventi
  • Rapporti sessuali

SINTOMI

L’epatite C è un’infezione virale che può avare un tempo di latenza molto lungo, durante il quale non ci sono sintomi particolarmente evidenti, ma intanto si compromette lentamente il fegato. I primi campanelli d’allarme sono:

  • Stanchezza cronica
  • Inappetenza
  • Nausea
  • Dolori addominali
  • Affaticamento
  • Sensibilità nella zona del fegato
  • Urine scure
  • Ittero
  • Lieve innalzamento della temperatura

DIAGNOSI 

La diagnosi dell’apatite C si ottiene molto facilmente attraverso uno screening specifico (non esistono vaccini). Basta un prelievo del sangue standard o un pungidito. Nel caso di positività, si effettua un ulteriore test di conferma per identificare l’Rna virale. Un test per l’epatite C è consigliato sempre se ci sono valori alti di transaminasi. Una diagnosi tempestiva comporta l’inizio rapido delle cure ed evita le complicazioni che vanno dalla insufficienza epatica, alla cirrosi e purtroppo al tumore al fegato. Frequentemente il ministero della salute attiva campagne di screening gratuite per la diagnosi dell’epatite C.

RIMEDI E CURE

In trattamento dell’epatite C ha fatto molti progressi, grazie a farmaci antivirali particolarmente efficaci, facili da prendere e privi di particolari controindicazioni. Comunque si tratta di medicinali che vanno assunti sotto la guida del medico curante, e consentono di guarire in un arco di tempo attorno alle otto settimane.

PREVENZIONE

Premesso che non esiste un vaccino contro l’epatite C, le forme di prevenzioni più importanti sono:

  • Utilizzare sempre siringhe monouso
  • Avere rapporti sessuali protetti, specie se sono occasionali
  • Chi decide di fare un piercing, un tatuaggio o anche un semplice manicure o pedicure, deve sempre controllare che gli strumenti utilizzati siano stati sterilizzati
  • Non scambiare oggetti per l’igiene personale (spazzolini, forbici, rasoi, etc…) con chi ha avuto l’infezione o con persone delle quali non si conoscono bene le condizioni di salute
  • Controllare che nelle strutture sanitarie, pubbliche o private che siano, dove si entra ci siano tutte le norme igieniche di sicurezza per evitare eventuali infezioni.

COME PROTEGGERE IL FEGATO

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