Nell’immaginario collettivo è considerato come un passaggio, una porta che chiude il periodo estivo per condurre verso la stagione più fredda. Ma l’equinozio d’Autunno è un evento assai più intrigante, un fenomeno che interessa il pianeta e più nello specifico, il modo in cui il sole illumina la terra, per ben due volte all’anno. La prima è a settembre, mentre la seconda si verifica in occasione dell’equinozio di Primavera. Etimologicamente, equinozio deriva dal latino, aequa nox, ossia notte e giorno delle stesse ore. In antichità si conosceva già perfettamente questo fenomeno astronomico per cui in uno specifico momento dell’anno, sul pianeta le ore di luce eguagliano le ore di buio. Pertanto, tutte le zone del pianeta avranno una giornata di 12 ore di giorno e 12 ore di notte. La caratteristica che contraddistingue l’equinozio d’Autunno è la posizione del sole nei confronti dell’equatore terrestre. In particolare, il sole si trova allo zenit dell’equatore ed è per questa ragione che si verifica anche un secondo fenomeno. Luce e ombra dividono il globo segnando una linea di demarcazione che passa per i due poli. Più nello specifico, se assistessimo a questo evento dallo spazio, ai nostri occhi la Terra apparirebbe metà illuminata e metà oscura. E il confine sarebbe segnato proprio dall’asse polare.
Con l’avvento dell’equinozio nel mese di settembre, l’emisfero boreale saluta l’estate per dare il benvenuto ai mesi autunnali. Questo è un periodo che si incontrerà prima con il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno, per poi a marzo ripresentarsi sotto forma di equinozio di primavera. Il cambiamento più marcato riguarda la natura e più nello specifico il fogliame. Il verde estivo lascia il posto alle magiche colorazioni autunnali. I colori dominanti diventano variazioni di rosso scarlatto e carminio, il giallo che si mescola all’ocra e il marrone, dei tronchi più spogli e dei letti di foglie ormai adagiate al suolo. L’equinozio d’Autunno anticipa anche uno degli eventi più straordinari sul nostro pianeta, l’aurora boreale. Infatti, nei mesi successivi, a partire da ottobre, nel Polo Nord si può assistere ad uno scenario naturale surreale. I campi magnetici risplendono nelle lunghe ore di buio e fasci di luce bianchi, verdi e viola danzano nel cielo. In tempi più remoti si credeva fossero gli avi che dal mondo dei morti vegliavano sulla Terra per proteggere dalla notte. Bisogna tenere bene in mente che i fenomeni astronomici non seguono il nostro calendario. Infatti, questo evento si verifica in momenti diversi ogni anno. Nel 2022 per esempio, l’equinozio ha luogo il 23 settembre alle ore 03:04 della notte. Se si volesse far quadrare l’equinozio in maniera precisa bisognerebbe affidarsi a quello che è noto come il calendario sidereo. Quest’ultimo segue il tempo che impiega la Terra ad effettuare una rivoluzione completa attorno al sole.
La Festa della Luna
In Asia, e più nello specifico in Cina, Taiwan, Corea e Sud Est asiatico, si organizzano feste in onore della luna. Questa tradizione è legata a delle radici millenarie. Infatti, sono oltre 3.000 anni che la cultura cinese ha assorbito questa festività, diventata di importanza nazionale. Anche conosciuta come festa della torta lunare, per via dei dolci tipici preparati, è un momento di serenità e riconciliazione che unisce tutte le comunità. Nelle ore notturne vengono accese lanterne su tetti e terrazze, mentre numerose lanterne vengono lanciate in cielo per omaggiare la divinità della luna ed illuminare il firmamento.
Le rovine di Machu Pichu
Questa è una storia che sorge dalla leggenda. Le famossissime costruzioni Incas sorgono a oltre 2.300 metri nel parco archeologico peruviano di Machu Pichu. Al suo interno ospitano una pietra sacra che per le popolazioni autoctone antiche, durante l’equinozio d’Autunno, si fondeva completamente con il dio del sole. Questo accadeva, e accade ancora oggi, perché il sole in questo giorno specifico è perpendicolare alla roccia e pertanto intorno non crea alcuna ombra. In questi istanti si può quindi portare avanti questa tradizione e assistere al contatto etereo tra divinità e terreno.
La Festa del raccolto
Sono centinaia invece le feste di origine pagana che hanno luogo in tutto il mondo per ringraziare le divinità del raccolto e della fertilità. In antichità infatti una stagione disastrosa poteva portare a carestie o peggio. Per ringraziare del buon raccolto e in onore delle divinità, le popolazioni offrivano doni e omaggi per poi consolarsi con balli e feste. In Italia, soprattutto nel Sud, sono numerosi gli eventi che vanno dalla costruzione di obelischi di paglia a celebrazioni più sacre. Ma anche in Inghilterra, Francia e Spagna è possibile trovare festività tradizionali che segnano l’inizio di un nuovo momento e un ciclo che si è concluso.
Leggi anche:
- Oli essenziali per l’autunno: i migliori per rilassarsi e alleviare i malanni di stagione
- Fiori autunnali: i più belli per il balcone e il giardino. O da mettere in casa
- Allergie autunnali: come si riconoscono e come si evitano
- Laab, il progetto che utilizza le foglie autunnali per creare lampade di design (foto)
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.