L’Eritropoietina, anche noto con l’acronimo EPO, è un ormone glicoproteico che ha il compito di favorire la produzione di globuli rossi nel midollo osseo (eritropoiesi). È prodotto anche in laboratorio per curare alcune forme di anemia, come ad esempio quella dovuta ad insufficienza renale cronica. Mentre, nello sport, i casi di doping per eritropoietina non sono mancati. Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta e perché l’eritropoietina è importante per il nostro organismo.
Indice degli argomenti
ERITROPOIETINA
L’eritropoietina EPO è un ormone composto da 193 amminoacidi, anche se i primi 27 si perdono con la secrezione. Questo ormone regola la produzione di globuli rossi ed è sintetizzato prevalentemente dai reni. In minor quantità, l’EPO è prodotto dal fegato, che ne è invece il principale produttore quando in stato fetale, e altri tessuti dell’organismo. Ma come funziona e che ruolo ha l’eritropoietina all’interno del corpo umano?
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QUALI FUNZIONI SVOLGE?
L’EPO agisce come regolatore dell’emoglobina. L’ormone si lega ai recettori dell’eritropoietina presenti sulle cellule staminali ematopoietiche nel midollo osseo e, così facendo, ne stimola la differenziazione in eritrociti. Questi ultimi sono responsabili del trasporto di ossigeno ai tessuti del corpo. In caso di ipossia e mancanza di ossigeno, i livelli di eritropoietina possono aumentare ben oltre i valori normali. Infatti, per sopperire alla scarsa ossigenazione dei tessuti, i reni e il fegato iniziano a produrre maggiori quantità dell’ormone.
La funzione principale quindi dell’eritropoietina è quella di stimolare le cellule staminali in maniera tale da trasformali in globuli rossi. Il processo di produzione dell’emoglobina può durare all’incirca una settimana e durante questo periodo, le cellule staminali subiscono una variazione in numero, forma e colore. A fine processo, i globuli rossi sono pronti per svolgere i loro compiti per circa 4 mesi, quando poi saranno distrutti dalla milza o dal fegato.
ERITROPOIETINA SINTETICA
L’eritropoietina sintetica è una riproduzione artificiale dell’ormone EPO in laboratorio. La sostanza imita l’azione dell’eritropoietina naturale e viene somministrata sotto forma di farmaco per curare forme di anemia gravi.
Esistono due tipi di eritropoietina sintetica:
- L’epoetina
- La darbepoetina
Entrambe stimolano la produzione dell’emoglobina nel midollo osseo e si somministrano con iniezioni sottocutanee o endovenose.
L’eritropoietina sintetica non è esente da effetti collaterali. In particolare, può avere ripercussioni sull’organismo come ipertensione, trombosi o reazioni allergiche. Inoltre, è usata illegalmente come doping da alcuni atleti per aumentare le prestazioni fisiche.
DIFFERENZE TRA ORMONE NATURALE E SINTETICO
L’eritropoietina è essenziale per la produzione di globuli rossi funzionali, che sono il risultato di un lungo processo di divisione e differenziamento cellulare. Grazie alla sua funzione, l’EPO è in grado di regolare questi passaggi selezionando e portando a maturazione solo le cellule funzionali.
Tuttavia, l’eritropoietina sintetica non è in grado di operare questa selezione in modo così preciso come quella prodotta naturalmente dall’organismo. Di conseguenza, la somministrazione di EPO sintetica può portare all’aumento del numero di globuli rossi immaturi o disfunzionali, che possono aumentare il rischio di patologie ematiche e tumorali.
DOPING E AVVERTENZE
A tal proposito, l’abuso di EPO a scopo dopante è ampiamente documentato a livello sportivo, proprio per la capacità di migliorare l’ossigenazione dei muscoli, ottimizzando la resistenza e quindi le prestazioni degli atleti. Tuttavia, il farmaco sintetico è vietato dalle organizzazioni sportive poiché non solo contro le leggi in vigore in materia, ma anche connesso a gravi rischi per la salute, tra i principali, trombosi, infarto del miocardio e ictus ischemico.
L’abuso di EPO può portare a una sovraccarico di globuli rossi nel sangue, causando una condizione nota come policitemia, ossia un aumento della viscosità della sostanza ematica che può aumentare il rischio che si manifestino complicazioni a livello cardiovascolare. Tra gli effetti collaterali più gravi di questa sostanza rientrano anche aritmie cardiache, morte improvvisa e danni cerebrali.
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