«Il cibo è sacro, guai a sprecarlo…» Ermanno Olmi

Un grande regista, premiato più volte a Cannes e a Venezia, ma innanzitutto un poeta che amava il mondo contadino. E diceva: «Sarà quello che ci salverà». Il film più famoso è stato L’Albero degli zoccoli.

ermanno olmi

ERMANNO OLMI

Ermanno Olmi non è stato soltanto un grande regista. È stato un artista e un intellettuale capace di interpretare al meglio, con spirito poetico ma anche con il realismo di un uomo del popolo, l’atavico bisogno di rispettare la natura, di vivere secondo l’equilibrio del Creato, di riconoscere il valore del cibo, innanzitutto non sprecandolo. Cose che lui, panettiere e fattorino da ragazzo, conosceva molto bene.

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ERMANNO OLMI REGISTA DEL MONDO CONTADINO

Olmi, nato a Bergamo il 21 luglio del 1931 e scomparso all’età di 86 anni, non ha mai rinunciato alla sua dimensione di provinciale, o meglio, di uomo attaccato alla terra. E ripeteva spesso: «Sarà il mondo contadino a salvarci….». Con i suoi film ha vinto due volte il Leone d’oro a Venezia (dove è stato premiato anche per la carriera) e una volta la Palma d’Oro a Cannes. Il suo successo più citato è «L’albero degli zoccoli», ma nella sua produzione cinematografica hanno un posto centrale film di contenuto filosofico e spirituale, come il bellissimo «Cento Chiodi».

Il microcosmo di Olmi era Asiago, dove viveva e dove respirava l’aria dell’universo contadino. Da qui, con il riferimento spirituale della parola dell’arcivescovo Carlo Maria Martini, Olmi ha fatto anche importanti battaglie civili. Per proteggere l’ambiente, per denunciare lo sfruttamento dei contadini, e contro lo spreco del cibo. Sul quale diceva: «Il cibo è sacro, guai a sprecarlo…».

Nel video, l’intervista rilasciata dal regista Ermanno Olmi a Tv2000:

(Credit immagine di copertina: Denis Makarenko/Shutterstock.com)

COME COMBATTERE LO SPRECO DI CIBO:

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