Mio nonno paterno lo ricordo vecchio. Aveva poco più di 50 anni e tutti noi nipoti lo consideravamo anziano, molto anziano. La sua morte non ci avrebbe sorpreso, e con quei suoi vestiti di lino bianco, e il cappello di paglia in testa, il nonno non ha mai avuto un aspetto giovanile. La nonna materna era l’esatto contrario. Aveva sposato un uomo più giovane, ma lui era morto prima e lei si era trasformata in un’arzilla vecchietta. Viaggiava, conversava (la conversazione allunga la vita…. ), giocava a scopa a soldi e voleva comunque vincere, anche a costo di barare.
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ANZIANITÀ
L’anzianità è sempre stata un traguardo relativo della vita: ci sono giovani nati vecchi, e anziani che non invecchiano mai. Come ci sono vecchi che diventano delle caricature per il loro forzato giovanilismo. Sicuramente siamo tutti più giovani, per effetto dell’allungamento della vita, a sua volta causato da una serie di fattori (dai migliori stili di vita alle medicine che funzionano). E siamo arrivati al punto che la scienza medica ci comunica ufficialmente un nuovo traguardo nella scala dell età della vita. Si inizia a essere anziani non prima dei 75 anni.
ETÀ IN CUI SI DIVENTA ANZIANI
È ufficiale: la vecchiaia e l’anzianità si allontanano. Tutti siamo più giovani di una volta. Non sono luoghi comuni, sensazioni, opinioni, ma fatti scientifici, con i quali ci dobbiamo misurare ogni giorno. La Società italiana di gerontologia e geriatria ha fatto i calcoli, a colpi di studi e ricerche sul campo, con aritmetica precisione. È venuto fuori così che siamo anziani, ufficialmente, soltanto dopo i 75 anni di età. E un 65enne, uomo o donna che sia, ha la forza fisica e cognitiva di un 40-45enne di 30 anni fa. Un 75enne, invece, sempre sulla base del parametro della forza fisica e cognitiva, è equivalente a un 55enne degli anni Ottanta.
Che cosa significa tutto ciò, al di là dei numeri e di quello che traducono, innanzitutto l’effetto dell’allungamento della vita? Significa che, a proposito di vita, è ancora più bella di prima, non solo più lunga ma anche più appassionante e più ricca di sorprese. Sempre che non la sprechiamo. E sappiamo preservarla come merita.
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QUANDO SI DIVENTA ANZIANI
Da qui, come raccontiamo spesso sul nostro sito, il cambiamento, già in atto, se qualcuno non se ne fosse accorto, dei nostri stili di vita, del nostro modo di preservare, e ancora una volta non sprecare, la salute. Per esempio: la stragrande maggioranza delle persone tra i 60 e i 75 anni sono in ottima forma e prive di malattie. Grazie a una sana alimentazione, all’esercizio fisico, alla capacità di stare in una comunità, dalla coppia alla famiglia, dagli amici a qualsiasi relazione sociale di peso. Ecco il vero segreto della vecchiaia che si allontana e della vita che si allunga. Il come si allunga, escludiamo le fatalità, dipende soltanto da noi.
Se l’anzianità si allontana significa anche che abbiamo la possibilità di ripensare alla vita, sempre, di ridisegnarla, rilanciarla, ricostruirla, quando qualcosa si è rotto. Guardatevi attorno, e scoprirete tante persone, uomini e donne, che senza lamentarsi di fronte alle normali difficoltà dell’esistenza, non si piangono addosso, ma reagiscono, vanno avanti. Non sprecano né tempo né salute, né voglia di benessere. E se, per esempio, si sono liberati dei pesi degli impegni, agganciano il piacere dell’amicizia con i nipoti, oppure ripensano a come ricostruire nuovi affetti e nuove relazioni. Nuove passioni e nuovi interessi.
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Infine, la vita che si allunga (l’aspettativa di vita in Italia ormai supera gli 82 anni, e tra non molto arriverà a 84 anni) ci impone, con leggerezza e con amore, il bisogno e la necessità di guardare alle persone davvero anziane, e a quelle più fragili, con particolare attenzione. A non perderle. A non farle sprofondare nella solitudine. L’anzianità si allontana, d’accordo, ma prima o poi anziani e vecchi lo diventiamo tutti.
QUANTI ANZIANI CI SONO ITALIA
Se stiamo ai parametri della medicina, gli over 75 in Italia sono oltre 7 milioni pari all’11,7 per cento della popolazione. Il 60 per cento sono donne, e il 51 per cento vive a una distanza di non oltre un chilometro dal figlio più vicino. Ma poi se ci domandiamo Chi si occupa degli anziani? le statistiche vanno sempre nella stessa direzione: le donne. Diventate donne sandwich, chiamate ad accudire contemporaneamente genitori e talvolta (suoceri) e figli.
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