Etichetta del pesce fresco: cosa deve contenere

Denominazione della specie, metodo di produzione e provenienza. L'etichettatura del pesce biologico

etichetta pesce fresco

ETICHETTA PESCE FRESCO

È nutriente, digeribile, ricco di sali minerali, proteine e dei preziosi Omega 3, gli acidi grassi polinsaturi che fanno bene al cuore e al cervello. Il pesce fa talmente bene che andrebbe mangiato più di una volta a settimana. Eppure il suo consumo in Italia è in calo. I motivi? Il prezzo elevato, soprattutto del pesce fresco, il tempo a disposizione per cucinarlo, che è sempre scarso, e la difficoltà di interpretare etichette e informazioni esposte, che spesso destano dubbi sulla genuinità del prodotto. Come riconoscere dunque la qualità del pesce e quali sono le informazioni obbligatorie che devono essere riportante sull’etichetta?

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etichette del pesce

ETICHETTATURA PRODOTTI ITTICI, I DATI OBBLIGATORI

A porre fine ai dubbi dei consumatori sulle etichette del pesce, è intervenuta la legislazione europea. Da dicembre 2014, infatti, la legge prevede che sia sui prodotti ittici confezionati che su quelli sfusi debbano essere presenti alcune informazioni, che tutti devono esporre, mercati rionali e pescivendoli inclusi:

  • la denominazione della specie ittica, sia quella scientifica che quella che la specie ha nel Paese in cui è venduta (es. “salmone”);
  • il metodo di produzione, ovvero se si tratta di pesce pescato o allevato;
  • l‘origine del prodotto, ovvero il luogo di pesca, secondo il codice Fao, che “mappa” i mari del mondo, oppure il luogo di allevamento;
  • lo stato del prodotto, cioè se è congelato, fresco, decongelato;
  • se è un prodotto congelato, deve essere indicata la percentuale di glassatura, cioè di ghiaccio protettivo applicato in superficie.

ETICHETTATURA DEL PESCE BIOLOGICO

Le regole di etichettatura appena esposte valgono sia per il pesce che per i crostacei e i molluschi, sia per i prodotti freschi che surgelati, ma non per i piatti pronti o inscatolati. Il pesce che invece in etichetta è definito come biologico, nel rispetto delle normative europee, deve prevedere anche ulteriori informazioni, come ad esempio l’allevamento a bassa intensità e i sistemi di alimentazione con materie di origine biologica, prive di inquinanti e antibiotici. Informazioni queste che però sono talvolta omesse.

ETICHETTE DEL PESCE, COME DIFENDERSI DALLE FRODI

Per le etichette del pesce, la frode è purtroppo dietro l’angolo. Pescivendoli e mercati rionali, più raramente supermercati, tendono a vendere pesce con etichette incomplete. Il rischio maggiore? Acquistare tonno rosso per tonno a pinna gialla o, peggio, smeriglio per palombo o pangasio per cernia. La frode, poi, può non essere legata al venditore ma al fornitore. Per i consumatori tuttavia potrebbe essere difficile difendersi perché è difficile risalire alla filiera produttiva. Il nostro consiglio? Prestare sempre la massima attenzione alle etichette e acquistare pesce solo da venditori di fiducia.

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