Fairbnb: la piattaforma di viaggi che sostiene progetti sostenibili nelle località turistiche

La metà delle commissioni finanziano iniziative sociali nei luoghi invasi dal turismo. Come Venezia, che riceve soldi per il restauro delle vecchie pavimentazioni

Fairbnb: la piattaforma di viaggi che sostiene progetti sostenibili nelle località turistiche

L’overtourism è il contrario del turismo sostenibile, che significa rispetto dei luoghi, delle comunità che si vanno a visitare, dell’equilibrio urbano e sociale di territori ormai invasi dai viaggiatori. Ma non si può certo fermare l’overtourism impedendo alle persone di pianificare le proprie vacanze, i numeri chiusi non funzionano e sono discriminatori, il ticket è come dare l’aspirina a un malato di cancro. Intanto, però, si può fare qualcosa di molto concreto per riequilibrare l’impatto del turismo così devastante a favore delle comunità che ne vengono travolte: risarcirle, finanziando progetti utili sul territorio.

Progetti di tutela ambientale, di riciclo, di rigenerazione urbana e di inclusione legata all’immigrazione. E funziona così la piattaforma Fairbnb.coop: il 50 per cento delle commissioni destinate al sito che trova l’alloggio nella località scelta, viene girato ad associazioni di volontariato sul territorio per finanziare progetti utili. Un esempio? Chi sceglie di andare a Venezia attraverso la piattaforma Fairbnb.coop, di fatto devolve la metà del costo per ottenere il servizio di prenotazione al progetto Masegni & Nizioleti , con il quale si lavora al restauro dell’antica pavimentazione in pietra (i masegni) e delle vecchie insegne stradali (i nizioleti).

Altri esempi: i clienti di Fairbnb.coop che scelgono la Liguria, finanziano C.R.E.A. , il progetto per il recupero delle eccedenze alimentari nella grande distribuzione a favore delle famiglie bisognose; chi va a Barcellona, attraverso la piattaforma, contribuisce al sostegno di progetti per i senzatetto della cittadina catalana, un’altra vittima prediletta, come Venezia, dell’overtourism.

La piattaforma presenta molti vantaggi. È un modo ragionevole per contrastare l’overtourism senza danneggiare l’economia locale di territori che vivono di questa attività e senza discriminare in alcun modo i viaggiatori. È un tassello della sharing economy che mostra alcune potenzialità di questo modello di economia. È una forma di innovazione del turismo, in questo sicuramente più sostenibile, che mette al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica anche progetti locali poco conosciuti.

Fairbnb. coop propone quasi 2.500 annunci di alloggi in Europa, dei quali la metà in Italia, e ovviamente può funzionare solo se c’è una collaborazione con le istituzioni locali e i rappresentanti delle varie categorie produttive: anche questo aspetto fa parte della scommessa della piattaforma, nata nella vulcanica zona che mette insieme ambientalismo e volontariato. Se un progetto del genere diventasse virale, potrebbe rappresentare una risposta ragionevole al fenomeno dell’overtourism su larga scala, e non solo in ambiti molto circoscritti.

L’onda lunga del turismo di massa sembra inarrestabile: nel 2023, secondo i dati dell’Istat, in Italia ci sono stati 134 milioni di clienti nelle varie tipologie di alloggi, dagli alberghi agli ostelli. La progressione è impressionante se si considerano tre fattori: le presenze in nero che non vengono rilevate dalle statistiche, il fatto che ai 134 milioni di ospiti corrispondono 451 milioni di notti trascorse fuori casa, l’incremento di ben 16 milioni di visitatori rispetto al 2022. A fronte di questi numeri, gli oltre trecento progetti sostenuti sul territorio attraverso le commissioni girate da Fairbnb.coop sembrano parva materia, ma testimoniano solo le potenzialità di un progetto così innovativo, in un settore dove tutto sembra ruotare più attorno alla rendita che al cambiamento.

Il progetto è candidato al Premio Non Sprecare 2024, nella sezione Startup. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.

Progetti in corso per il Premio Non Sprecare 2024:

Foto Apertura di Wolfgang via Pexels

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