Addio alle fibre sintetiche, il 2009 sara’ l’anno di quelle naturali, come cotone, lino, seta ma anche canapa, iuta e fibra di cocco. Il prossimo 22 gennaio, la Fao lancera’ l’Anno Internazionale delle fibre naturali, iniziativa che ha come obiettivo quello di stimolare la domanda di questi prodotti e la sensibilita’ dei governi a sostenere le industrie di fibre naturali in cui sono impiegati milioni di persone, soprattutto nei Paesi poveri e in via di sviluppo.
Secondo la Fao non vi e’ quasi limite al tipo di attivita’ che potrebbero far parte delle celebrazioni. In tutti i Paesi che parteciperanno si organizzeranno sfilate di moda, mostre, conferenze, documentari televisivi, libri e concorsi nelle scuole. A coordinare le iniziative ci sara’ un Comitato Direttivo Internazionale, con rappresentanti di varie associazioni e le agenzie di finanziamento e l’agenzia Onu e’ gia’ in azione per reperire le risorse economiche necessarie ad organizzare gli eventi.
Le fibre naturali, secondo la Fao, sono una fonte importante di reddito per gli agricoltori. In alcuni casi, vengono prodotte in grandi aziende agricole nei Paesi sviluppati ma in molti Paesi in via di sviluppo, i proventi derivanti dalla vendita e dall’esportazione contribuiscono in maniera significativa al reddito e alla sicurezza alimentare dei contadini e dei lavoratori delle industrie. Un esempio e’ rappresentato dal cotone in alcuni Paesi dell’Africa occidentale o dalla iuta in Bangladesh.
“Al mondo si producono 30 milioni di tonnellate di fibre naturali – ha detto all’Ansa Romano Bonadei, presidente della Fondazione Industrie Cotone e Lino e componente del comitato organizzatore dell’Anno Internazionale indetto dalla Fao – di cui 26 milioni sono solo di cotone, a fronte dei 40 milioni di tonnellate di fibre sintetiche, l’Anno Internazionale servira’ ad accelerare quello che si sta gia’ facendo nel mondo: migliorare le condizioni di vita dei lavoratori delle industrie di fibre naturali e l’impatto ambientale di queste produzioni nella direzione di una piu’ marcata eco sostenibilita’”.
“Alla cerimonia di lancio ufficiale delle celebrazioni – ha aggiunto Bonadei – sara’ presente anche un nome importante del fashion italiano”, sul quale, per il momento, c’e’ il piu’ stretto riserbo.
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