La testimonial della categoria potrebbe essere l’attrice Helen Mirren. Sulla soglia degli ottant’anni conserva intatto il suo fascino e la sua eleganza, raccolta in una chioma di capelli bianchi che la diva americana non nasconde, ma anzi mostra con la personalità delle grandi donne. Eternamente belle. La Mirren è il simbolo vivente di un mito da sfatare: per conservare integra la loro bellezza, dopo una certa età le donne devono tingersi i capelli. Fuggire dal colore bianco.
Il tempo che passa non è una prova facile. Per nessuno. In particolare per le donne, per la loro rotonda, bellezza naturale che naturalmente tende a sfumare, ma non per questo a spegnersi. E di fronte al tempo che passa, a un cambiamento estetico con il quale comunque bisogna fare i conti, c’è sempre il rischio di rifugiarsi nella nostalgia sterile e non dolce nel suo ondulare, ovvero nel rimpianto per ciò che si perde, o di aggrapparsi ad artifici eccessivi che poi rischiano di stravolgere non tanto un aspetto esteriore quanto un’intera identità. Due sprechi. Due occasioni perdute di vivere il tempo nella sua pienezza, senza scivolare nella palude delle ossessioni. I capelli bianchi e il modo con il quale tutti, ma specialmente le donne, li portiamo, sono il simbolo di una bellezza che evolve, non prova a fermare le lancette cambiando l’orologio, ma semplicemente prende atto di ciò che il tempo ancora ci può dare. Anche sul piano estetico.
Mia madre ha iniziato ad avere i capelli bianchi piuttosto presto. Come una larga parte delle donne, andava dal parrucchiere, faceva la tintura e l’età scolpita nel colore dei capelli scompariva. Improvvisamente, decise di non farlo più. «Ho la mia età, e non mi spavento. E poi penso che siano anche più eleganti….» mi ha detto quando le ho chiesto una spiegazione di una scelta così radicale. Oggi, mia madre ha superato i 90 anni, la sua splendida chioma bianca luccica, ed è parte integrante della sua dolce vecchiaia.
Ovviamente, non oso contraddire le donne che fanno scelte diverse e continuano, anche in età molto avanzata, a tingersi i capelli. Magari è solo un’abitudine, un vezzo, in altri casi può servire a rassicurare rispetto all’avanzare irrefrenabile del tempo. A me i capelli bianchi piacciono molto. Mi danno un senso di tempo vissuto, di esperienza, di vita vera che scorre: profumano di fascino.
Quel bianco in testa, specie dopo una certa età, non è solo la cifra del tempo che scorre: è una nuova identità, che non deve spaventare, ma semmai denota una forte personalità, al riparo dall’incubo vecchiaia. E anche questo fa parte della bellezza di una donna.
I capelli bianchi sono il segno di una genuinità della persona prima che del suo arredamento corporale, in questo caso i capelli. Non toccarli è esattamente come non cedere alle lusinghe della chimica per provare a fare scomparire le rughe, altro segno del tempo, altra traccia di fascino per le donne che sanno portarle e non ne soffrono.
Da uomo, mi sento di dire alle donne che vanno verso i capelli bianchi, lasciate a noi maschietti questa ennesima concessione al nostro inguaribile narcisismo. Lasciateci a pagare tinture e spennellate: voi di certo non ne avete bisogno.
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Photo credit copertina: Tinseltown/Shutterstock.com
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