FASHION REVOLUTION DAY –
Torniamo a parlare di moda etica e sostenibile e soprattutto di giovani stilisti che, attraverso le loro collezioni, promuovono il rispetto dell’ambiente, il recupero dei materiali, il rispetto delle condizioni di lavoro dei dipendenti e il reinserimento lavorativo di persone svantaggiate. È per questo che oggi vogliamo parlarvi della campagna “Fashion Revolution Day” in programma il 24 aprile, secondo anniversario della strage di Rana Plaza a Dhaka, in Bangladesh, in cui hanno perso la vita 1.133 operai del settore tessile.
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FASHION REVOLUTION DAY ITALIA –
“Chi ha fatto i miei vestiti?”: questa la domanda che la campagna internazionale “Fashion Revolution Day” rivolgerà a tutti il 24 aprile con l’invito a rispondere indossando gli abiti al contrario, fotografarsi e condividere le foto attraverso Facebook, Twitter e Instagram con l’hashtag #WhoMadeMyClothes.
Durante tutta la giornata, in ben 66 paesi, tutti coloro che sono coinvolti nel mondo della moda, dai coltivatori di cotone ai lavoratori delle fabbriche, dai grandi marchi ai negozi di abbigliamento, dai consumatori agli attivisti, si riuniranno per portare avanti un grande, unico messaggio di giustizia e celebrare la moda come forza di cambiamento, mostrando il proprio sostegno a chi vuole creare nella moda filiere trasparenti, etiche e giuste.
L’OBIETTIVO DELLA CAMPAGNA “FASHION REVOLUTION DAY” –
Obiettivo principale: ricordare le vittime di Rana Plaza e promuovere una maggiore consapevolezza riguardo tutto quello che c’è dietro i vestiti che indossiamo a partire dai produttori passando per i costi, le paghe e le condizioni dei lavoratori fino all’impatto della moda in ogni fase del processo di produzione in modo da dimostrare che un nuovo modello economico ed un consumo responsabile è possibile, così come avviene nel Commercio Equo e Solidale.
LA CAMPAGNA “FASHION REVOLUTION DAY” IN ITALIA –
Nata in Gran Bretagna da un’idea di Carry Somers, e Orsola De Castro, la campagna Fashion Revolution Day è coordinata in Italia dalla stilista Marina Spadafora, ambasciatrice di una moda etica e sostenibile, con Virginia Pignotti, Laura Tagini e Carlotta Grimani, e sostenuta da Altromercato insieme alle Botteghe del Mondo.
Un primo passo verso un futuro più etico e sostenibile per l’industria della moda, nel rispetto delle persone e dell’ambiente.
(L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook dedicata alla campagna Fashion Revolution Day)
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