Il virus Oropouche è un agente infettivo autoctono dell’America Latina ed è responsabile di epidemie che coinvolgono migliaia di persone nelle zone tropicali. In Italia, quest’estate, sono stati registrati alcuni casi, ognuno di questi importati e, quindi, non contratti sul suolo Europeo. Va aggiunto che tutte queste persone sono guarite e che al momento non esiste possibilità di essere infettati in Italia. Ad ogni modo, sia per la crescente mobilità internazionale che per i repentini cambiamenti climatici, si sta rendendo necessario porre una maggiore attenzione verso tutti quei virus trasmessi da insetti, specie provenienti da regioni tropicali. Ma cos’è il virus Oropouche e quali sono le sue caratteristiche.
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Cos’è
Il virus Oropouche (OROV) è un virus appartenente alla famiglia Peribunyaviridae, noto per causare l’omonima febbre, una malattia febbrile acuta. Identificato per la prima volta nella regione amazzonica, il virus è trasmesso principalmente dagli insetti, e prevalentemente tramite zanzare o moscerini tropicali. Nell’ultimo tempo è diventato anche un rischio sanitario per diverse popolazioni delle aree tropicali dell’America Latina, in particolare in Brasile, Perù e Panama.
Come si trasmette
La malattia da Oropouche è un’arborivosi, ossia una condizione che emerge a seguito di una trasmissione da artropodi, quali le zanzare, ad esempio. In particolar modo, l’Istituto Superiore della Sanità, ISS, specifica che la trasmissione avviene “con la puntura di Culicoides paraensis“, un insetto simile ad un moscerino, che vive in aree boschive in presenza di acqua stagnante. Oppure, il virus Oropouche può essere veicolato da alcune zanzare come le Culex quinquefasciatus.
Sebbene, ad oggi, non ci siano prove del contagio da uomo a uomo, trattandosi di fatto di una trasmissione esclusivamente zoonotica, l’essere umano può fungere da ospite amplificatore, favorendo la diffusione del virus tramite i vettori.
Sintomi
I sintomi dell’infezione da virus Oropouche in genere sono simili a quelli di una comune influenza. le persone possono manifestare:
- Febbre acuta
- Mal di testa intenso
- Dolori muscolari e articolari
- Dolore nel retro degli occhi
Meno comuni sono:
- Nausea
- Vomito
- Stanchezza
La febbre Oropouche, quindi, somiglia a una sindrome influenzale, e i sintomi durano in genere pochi giorni. In alcuni casi, però, si possono manifestare episodi ricorrenti che possono prolungare la convalescenza.
Diagnosi
La diagnosi dell’infezione da virus Oropouche si basa principalmente sulla valutazione clinica dei sintomi e sull’anamnesi del paziente. I medici possono sospettare un’infezione in base ai sintomi riportati e alla storia di esposizione a zone endemiche. Per confermare l’infezione, vengono utilizzati test di laboratorio, come la PCR (reazione a catena della polimerasi) per rilevare il materiale genetico del virus, e test sierologici per identificare anticorpi specifici nel sangue. Nel processo di elaborazione della diagnosi bisogna anche escludere altre malattie con sintomi simili per evitare di somministrare cure errate.
Complicanze
Sebbene la malattia da virus Oropouche sia in genere autolimitante e i sintomi possano risolversi in pochi giorni, in alcuni casi possono verificarsi complicazioni. Tra le più note:
- Dolori muscolari persistenti
- Affaticamento cronico
- Emorragie
- Manifestazioni neurologiche
- Meningite (in casi molto rari)
In questi casi, sebbene molto rari, è vitale descrivere accuratamente i sintomi al medico e cercare una cura adeguata nel minor tempo possibile.
Prognosi
Come già accennato, nella maggior parte dei casi si tratta di una febbre che tende a risolversi spontaneamente entro pochi giorni. In alcuni casi, dolori muscolari o stanchezza cronica possono persistere e portare la convalescenza ad allungarsi. Tuttavia, la prognosi è spesso la guarigione con episodi di fatalità che sono rarissimi.
Cure
Attualmente non esitono cure per la febbre Oropouche. La gestione si concentra principalmente sull’alleviare i sintomi. I pazienti devono seguire queste indicazioni:
- Riposare
- Mantenere una buona idratazione
- Se necessario, assumere farmaci analgesici e antipiretici per alleviare febbre e dolori
È importante evitare l’automedicazione e consultare un medico per la gestione appropriata dei sintomi e per il monitoraggio dell’andamento della malattia. Ad esempio, alcuni farmaci da banco come l’aspirina non sono consigliati perché potrebbero aggravare la condizione.
Prevenzione
Dato che si tratta di un virus che è presente in determinate zone endemiche del Centro e Sud America, il rischio di contrarre il virus e, quindi, la febbre Oropouche esiste solo ed esclusivamente se si viaggia in quei Paesi dove è presente il virus e i vettori. Attualmente non esistono né cure né vaccini, pertanto bisognerà essere consapevoli e seguire qualche raccomandazione come ad esempio:
- Far uso di repellenti chimici
- Anche con il caldo, indossare maglie e pantaloni lunghi
- Prediligere case con zanzariere o protezioni simili
- Ridurre il tempo di esposizione all’esterno durante i periodi di maggior attività delle zanzare (alba e tramonto)
Se si sospettano i sintomi una volta di ritorno da queste zone, consultare un medico e spiegare il tipo di viaggio che si è fatto e i sintomi che si sono presentati.
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