Il fegato grasso, che in termini medici si definisce steatosi epatica, consiste in un accumulo di grasso, più del 5 per cento, nelle cellule del fegato. La malattia è curabile, innanzitutto con una serie di rimedi che riguardano gli stili di vita, e al contrario, può evolvere in fibrosi, insufficienza epatica e cirrosi. Inoltre, il grasso si può accumulare anche nelle arterie del cuore e portare così a problemi cardiovascolari.
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Sintomi
Tra i sintomi più significativi del fegato grasso ci sono:
- Una pressione arteriosa minima superiore a 85 mmHg e una massima più alta di 130 mmHg
- Un livello di trigliceridi superiore a 150 mg/gl
- Il colesterolo “buono” inferiore a 40 mg/dl nell’uomo e 50 nella donna
- Una sensazione di pesantezza e indolenzimento nella zona del fegato
- Una perdita di peso piuttosto rapida
- Problemi digestivi
- Mancanza di appetito
- In alcuni casi nausea e vomito
- Gonfiore agli arti inferiori
Diagnosi
Il fegato grasso riguarda una percentuale tra il 22 e il 27 per cento della popolazione italiana, e questa percentuale sale al 90 per cento negli obesi e all’80 per cento nei malati di diabete. Il fegato grasso si misura attraverso un prelievo del sangue con il quale, nel caso di questa patologia, vengono fuori trigliceridi molto alti rispetto alla norma. Poi si può passare a una semplice radiografia addominale, specie quando il medico valuta il rischio di una evoluzione del fegato grasso in fibrosi epatica.
Persone a rischio
Le persone che più rischiano di ritrovarsi con il fegato grasso sono quelle che hanno un’alimentazione sbagliata, con troppi grassi, oppure quelle che fanno una vita sedentaria. Altri fattori che favoriscono il fegato grasso sono l’ipertensione e il sovrappeso. Secondo un recente studio presentato nel 2023 al Congresso annuale della Società di Endocrinologia, l’aumento della patologia del fegato grasso tra il 1988 e il 2018 è stato del 131 per cento. e questo in gran parte per le diete alimentari sbagliate. Sono cresciuti in particolare glia adolescenti che soffrono per il fegato grasso: tre su dieci tra quelli che soffrono di diabete, secondi le statistiche dell’Istituto superiore della sanità.
Tipi di steatosi epatica
Ci sono due tipi di steatosi epatica e la differenza riguarda le cause. La steatosi epatica alcolica arriva quando c‘è un abuso di alcol; la steatosi epatica non alcolica dipende invece da un eccesso di zuccheri e di grassi, e quindi da una cattiva alimentazione. Ma può essere collegata anche al diabete di tipo 2.
Rimedi e cure
Non esistono medicinali che curano il fegato grasso (come nel caso del colesterolo alto o dell’ipertensione) e chi ne parla è un ciarlatano. La vera cura passa attraverso i rimedi naturali che riguardano gli stili di vita, a partire dal peso corporeo da tenere sotto controllo. Basta ridurre il peso corporeo del 3 per cento e il fegato grasso diminuisce di una percentuale tra il 30 e il 100 per cento. Una perdita di peso superiore al 5 per cento comporta il completo rientro dell’infiammazione. L’altro, essenziale rimedio naturale è l’attività fisica. E anche in questo caso lo sforzo non è molto significativo: è sufficiente camminare per 20-30 minuti al giorno. Anche l’uso della cyclette, mezz’ora al giorno, è molto indicato per non fare ingrossare il fegato. Infine, l’alimentazione, che deve essere a base di pochi grassi saturi e molto bilanciata.
Cosa non mangiare con il fegato grasso
Nel caso di fegato grasso vanno evitate innanzitutto le fritture. Da evitare anche le bibite zuccherate e gli alimenti forniti di una percentuale alta di grassi saturi. Dal menù sono da escludere carni rosse, salumi (dal prosciutto alla mortadella), snack raffinati, alimenti confezionati in scatola e formaggi. L’alcol è da eliminare in qualsiasi dosaggio.
Cosa mangiare con il fegato grasso
La dieta più efficace quando si soffre di fegato grasso, prevede: cereali integrali (dall’avena al grano, al riso), verdure amidacee, olio di extravergine di oliva, broccoli, spinaci, cavolfiori, pomodori. Carne bianca (pollo e tacchino) e pesci grassi (dal salmone al tonno). Come frutta, sono da privilegiare le arance, le mele e in primo luogo i frutti di bosco. Chi soffre di fegato grasso farebbe bene a inserire nel menù della prima colazione uno yogurt magro e il kefir.
Prevenzione
Anche la prevenzione del fegato grasso, come la cura, passa per gli stili di vita. In particolare:
- Non andare in sovrappeso
- Fare attività fisica regolarmente e ogni giorno
- Ridurre al minimo il consumo di superalcolici
- Non fumare
- Diminuire, all’interno della dieta, gli zuccheri e grassi, entrambi acidi tossici per il fegato.
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