I figli unici non sono egoisti

Egocentrici. Viziati. Prepotenti. La è solo un pregiudizio senza fondamento. E anzi chi cresce senza fratelli potrebbe avere meno problemi

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Più egoisti, più prepotenti, viziati, e a forte rischio solitudine: i figli unici sono sempre stati circondati da una letteratura, anche scientifica, che ne metteva in luce i difetti. Nell’Ottocento, quando questa tesi si è formata e consolidata, lo psicologo infantile Granville Stanley Hall diceva: <Essere figli unici è una malattia in sé>. Tanto che da quel momento si è sempre parlato di <sindrome del figlio unico>, proprio come una patologia. Adesso che le famiglie con un solo figlio sono decisamente aumentate, anche per effetto delle difficoltà economiche e di formule sempre più variabili del modello di famiglia, il figlio unico si sta prendendo la sua rivincita. E la ricerca scientifica sta smontando questo pregiudizio, dimostrando che, anzi, potrebbe essere vero il contrario. Il primo stereotipo da cancellare è quello che vuole i figli unici tendenzialmente più egoisti, egocentrici e narcisisti. Già una ricerca del 2019, di un gruppo di studiosi tedeschi dell’università di Witten/Herdecke, guidati dallo psicologo Michael Dufner, ha chiarito che, contrariamente alle convinzioni prevalenti, i figli senza fratelli non sono più propensi degli altri alle tendenze narcisiste. 

Solitudine

I figli unici amano stare da soli. Ma questo non significa né soffrire di solitudine, né non gradire le relazioni con gli altri. Semplicemente, anche per una banale abitudine, chi non ha fratelli è abituato a trascorrere molto tempo in casa da solo. Ma poi comunque arriva la scuola, e con l’inizio di questa nuova fase della vita, la socializzazione di chi ha fratelli e di chi non ne ha, si allinea. 

Minori rischi di depressione

Tra gli effetti collaterali della <sindrome del figlio unico> viene inserito anche un maggiore rischio di depressione. Una metanalisi di 113 studi del maggio 2024, condotta in Cina dagli esperti dell’università di Macao con circa 240 mila partecipanti, ha dimostrato il contrario. I figli unici hanno meno probabilità di soffrire di depressione, ansia, e disturbi ossessivi-comportamentali, rispetto a chi ha fratelli. Un’altra ricerca del 2023, firmata da Douglas Downey e Rui Caio della Ohio State University, su 18 mila adolescenti in America e in Cina, ha fatto emergere la relazione tra l’avere più fratelli e l’aumento dei problemi mentali e perfino delle possibilità di ammalarsi di cancro dopo i 50 anni. 

La possibilità di divorziare

L’unico dato che resta ancora confermato dalla scienza, a proposito delle relazioni umane dei figli unici, è che, una volta cresciuti, hanno più possibilità di divorziare. In media, secondo una ricerca condotta in 28 paesi su 57 mila per ogni fratello in più la probabilità di divorziare si riduce del 3 per cento. 

Come comportarsi con un figlio unico

A forza si stereotipi, molti genitori si preoccupano quando devono crescere figli unici, diventano impacciati, incerti, prede di paure infondate. Il suggerimento principale quando si cresce un bambino senza fratelli è di non dare particolare importanza a questa circostanza, e affrontarla con la necessaria leggerezza. Piuttosto un figlio unico va incentivato a moltiplicare le sue relazioni, ad allargare la rete dei rapporti umani all’esterno del circolo familiare, a guardare gli altri con la massima disponibilità. E sul figlio unico non bisogna caricare tutte le aspettative di un genitore, facendolo sentire sotto pressione. 

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