Le foglie, gli alberi, la pioggia. Il velo della malinconia, ma anche la gioia di colori che non vi vedranno più nel corso dell’anno. L’autunno è una stagione molto amata per gli autori, compresi grandi poeti e scrittori, delle filastrocche.
Indice degli argomenti
Autunno
Il fieno è falciato
il cacciatore ha sparato,
l’autunno è inaugurato:
Il grillo si è murato
nella tomba in mezzo al prato.
(Gianni Rodari)
Bosco d’autunno
Ha messo chiome il bosco d’autunno
Vi dominano buio, sogno e quiete.
Né scoiattoli, né civette o picchi
Lo destano dal sogno.
E il sole pei sentieri dell’autunno
Entrando dentro quando cala il giorno
Si guarda intorno bieco con timore
Cercando in esso trappole nascoste
(Boris Pasternak)
Foglie gialle
Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle
come farfalle
spensierate?
Venite da lontano o da vicino
da un bosco o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso che vi porta via?
(Trilussa)
Già la pioggia è con noi
Già la pioggia è con noi,
scuote l’aria silenziosa.
Le rondini sfiorano le acque spente,
presso i laghetti lombardi,
volano come gabbiani sui piccoli pesci;
il fieno odora oltre i recinti degli orti.
Ancora un anno è bruciato,
senza un lamento, senza un grido
levato a vincere d’improvviso un giorno.
(Salvatore Quasimodo)
Il vento
Sentila soffia,
sentila sbuffa:
dolce ti graffia,
un’aria buffa.
Senti che voce,
senti che fiato,
vento veloce,
vento fatato.
Senti carezza,
senti spintone,
aria di brezza,
vento burlone.
(Roberto Piumini)
Mattino d’autunno
Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C’è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.
(Federico Garcia Lorca)
Ottobre
Un tempo, era d’estate,
era a quel fuoco, a quegli odori,
che si destava la mia fantasia.
Inclino adesso all’autunno
dal colore che inebria;
amo la stanca stagione
che ha già vendemmiato.
Niente più mi somiglia,
nulla più mi consola,
di quest’aria che odora
di mostro e di vino
di questo vecchio sole ottobrino
che splende nelle vigne saccheggiate.
(Vincenzo Cardarelli)
Pensiero d’autunno
Fammi uguale, Signore, a quelle foglie
moribonde che vedo oggi nel sole
tremar dell’olmo sul più alto ramo.
Tremano sì, ma non di pena: è tanto
Limpido il sole e dolce il distaccarsi
Dal ramo, per congiungersi sulla terra.
S’accendono alla luce ultima, cuori
Pronti all’offerta: e l’angoscia, per esse,
ha la clemenza d’una mite aurora.
Fa’ ch’io mi stacchi dal più alto ramo
di mia vita, così, senza lamento,
penetrata di Te come del sole.
(Ada Negri)
San Martino
La nebbia agl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sull’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.
(Giosuè Carducci)
Soldati
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.
(Giuseppe Ungaretti)
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