Ci sono spese, a proposito di sicurezza alimentare, davvero inspiegabili. Sprechi puri, di soldi e di salute: come nel caso dei filtri e delle caraffe utilizzate per rendere più “sicura” l’acqua del rubinetto. In realtà avviene il contrario: può migliorare la qualità e il gusto dell’acqua, ma a scapito proprio della sicurezza.
Il funzionamento delle caraffe filtranti, che possono costare anche circa 150 euro, è molto semplice. Contengono all’interno dei filtri che trattengono diverse sostanze (per esempio aiutano a ridurre il calcare) attraverso un sistema che può essere a carboni attivi o con resine a scambio ionico.
Ma chiarito il funzionamento di questi oggetti, iniziano i problemi e gli sprechi. Ecco i più evidenti:
- Nessun tipo di filtro, anche il più costoso, è in grado di agire sui microrganismi batterici. In pratica si elimina il sale, ma restano i batteri.
- L’acqua filtrata non può essere conservata, a temperatura ambiente e o in frigorifero, ma va consumata entro le 24 ore dal filtraggio: altrimenti si rischia la proliferazione batterica all’interno della caraffa.
- L’argento, molto utilizzato nei filtri, si scioglie e finisce nell’acqua.
- I filtri, avvitati direttamente sul rubinetto, agiscono positivamente sul sapore dell’acqua (in quanto eliminano i composti del cloro), ma non riducono la presenza del calcare, dei nitrati e delle tracce di metalli.
- Se mettete l’acqua del rubinetto in una bottiglia e poi la conservate in frigorifero, dopo appena un’ora le tracce e il sapore del cloro saranno scomparse.
- L’eliminazione del sale attraverso il filtraggio, invece, non fa certo bene all’organismo che ha bisogno di una quantità di questa sostanza dall’acqua più che dai cibi.
- I sistemi di filtrazione casalinga sono oggetto di aggressive e fuorvianti campagne di marketing, nel nome della sicurezza: in realtà l’acqua del rubinetto è molto controllata, e non ha bisogno di alcuni filtraggio.
- L’acqua che contiene magnesio e calcio fa bene, in quanto si tratta di sostanze utili per la prevenzione delle malattie cardiache e dei calcoli renali. Al contrario, con il filtraggio dell’acqua introduciamo il sodio, che può avere effetti controproducenti per la pressione sanguigna.
- In Francia, dove il 20 per cento delle famiglie utilizzano sistemi di filtraggio, secondo l’Agenzia per la sicurezza sanitaria nazionale (Anses), l’uso delle caraffe filtranti non solo è uno spreco, ma risulta anche dannoso.
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