Adesso che le vacanze di Natale sono finite, e in tutte le case si smontano gli addobbi, possiamo evitare la strage degli abeti. Avviene ogni anno, nel silenzio e nell’indifferenza generale e si tratta di numeri molto consistenti: nel 2010, infatti, in Italia sono stati venduti circa 6,5 milioni di questi preziosi alberi che hanno così impoverito i boschi di regioni come la Toscana e il Veneto. Una volta smontato l’albero, purtroppo, l’abete finisce nella spazzatura. E invece ci sono diverse soluzioni alternative. Per chi ha un giardino o un terrazzo, per esempio, basta salvaguardare la radice e ripiantarlo all’esterno. Negli altri casi invece, cercate su Internet i centri di raccolta, le associazioni e le società comunali che si occupano del recupero degli alberi: verranno fino alle vostre abitazioni per rititarli e poi ripiantarli in zone pubbliche o trasformarli in compost, un prezioso fertilizzante naturale. A Roma la raccolta degli abeti é gestita direttamente dall’Ama, la società comunale che si occupa dei rifiuti, mentre a Firenze funziona molto bene l’associazione Quadrifoglio. Ma in ogni città esiste qualcuno pronto a impedire la strage, basta cercarlo e avrete così dato un contributo concreto a un Natale più rispettoso dell’ambiente.
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