I Fixers Collective rappresentano un fenomeno molto diffuso e trasversale nelle città americane: si tratta di persone, in maggioranza giovani, che si riuniscono per riparare tutto, insieme, e non sprecare nulla.
A questi incontri, puntualmente convocati attraverso il tam-tam sui social, a partire da Facebook, partecipano studenti, artigiani, architetti, appassionati di design e di arredamento. Molti hanno semplicemente delle buone attitudini manuali, sanno maneggiare oggetti di varia natura, dagli smartphone ai tostapane, dall’asciugacapelli a qualsiasi elettrodomestico, piccolo o grande che sia.
Una volta che si incontrano, in eventi chiamati “Flix-It-Clinics”, i fixers consentono a chiunque di portare oggetti rotti o danneggiati, per ripararli insieme, grazie a mani abili per qualsiasi tipo di aggiustamento. I luoghi degli appuntamenti cambiano, e possono essere il locale messo a disposizione da un membro di un gruppo di fixers, o anche, come capita spesso, gallerie d’arte (accade spesso a New York) e luoghi legati alle tendenze del design e della moda. Le caratteristiche dei Fixers Collective sono tali da rendere questi gruppi una sorta di movimento, in grado di trasmettere, con gesti semplici ed efficaci, alcuni messaggi molto potenti, sotto il segno della sostenibilità e delle opportunità che offre.
Primo: non si butta niente, e tutto, almeno provandoci, si può aggiustare. Ciò significa meno sprechi di oggetti e più risparmi, ma anche una riduzione dei rifiuti (specie quelli elettronici) e una minore quantità di emissioni nocive in circolazione. Secondo: riparare insieme, è anche un modo di fare comunità, riconoscendo il valore delle cose e non solo l’apparenza della loro utilità. Terzo: i Fixers Collective sono gruppi capaci di trasmettere competenze, conoscenze, curiosità. E ciò li rende dei piccoli motori dell’economia circolare e della riscoperta del lavoro manuale, due paradigmi del mondo sostenibile, in questo caso realizzati dal basso e non enunciati dall’alto, con slogan privi di concretezza, e quindi inutili.
Leggi anche:
- Dove sono i Repair Café in Italia
- Restart Party: la festa dove tutto si ripara
- Incentivi per le riparazioni: in Svezia chi aggiusta paga meno tasse e risparmia l’Iva
Foto copertina via Pagina Facebook Fixers Collective
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.