MOVIMENTO FIXERS
Un movimento così ci vorrebbe davvero in tutte le città italiane, grandi, medie e piccole. Porterebbe il vento di una vera rivoluzione giovanile, contemporanea e non violenta, ispirata al nostro undicesimo comandamento: Non sprecare. Loro sono i ragazzi, tutti studenti universitari e anche più giovani, militanti del movimento Fixers, che hanno in testa un obiettivo preciso, e lo realizzano sul campo: tutto si può riparare, e nulla si deve sprecare.
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COS’É IL MOVIMENTO FIXERS
Il movimento Fixers è nato in America: ogni settimana i ragazzi del Fixers Collective si riuniscono in una nota galleria d’arte di New York, nel quartiere di Brooklyn e riparano gratis oggetti rotti.
Asciugacapelli, tostapane, cellulari, rasoi elettrici, aspirapolvere: qualsiasi oggetto elettrico ed elettronico può avere una seconda vita ed essere riparato. Così di fronte al perspicace tentativo delle aziende di scoraggiare la manutenzione e la riparazione, per vendere sempre nuovi prodotti, si stanno moltiplicando i movimenti spontanei di cittadini che si auto-organizzano per diffondere l’arte della riparazione.
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FIXERS MOVEMENT
In America il Fixers movement, il movimento dei riparatori, è in fortissima espansione e si associa a un movimento analogo che sta rilanciando la cultura dei lavori manuali, a partire dalla riparazioni.
RIPARARE OGGETTI GRATIS
In Francia e in Olanda continuano ad aprire Repair Caffè, negozi che offrono il lavoro di elettricisti, idraulici e artigiani dei vari settori, per insegnare la manutenzione e come si riparano oggetti elettrici.
E finalmente anche in Italia cominciano a comparire le prime comunità di “riparatori” all’insegna del motto «Nulla si butta, tutto si aggiusta».
Il movimento Fixers al lavoro per dare nuova vita ai vecchi oggetti:
(Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook Fixers Collective)
RIPARAZIONI FAI DA TE
Un’altra possibilità ancora è poi quella della riparazione fai-da-te: il portale “iFixit” distribuisce consigli e manuali per questo tipo di attività.
Senza dimenticare che non buttare gli oggetti, e provare a ripararli, oltre che un risparmio è anche un’attività che migliora l’ambiente. Il 44 per cento degli apparecchi elettrici oggi finisce ancora nelle discariche e avvelena l’aria che respiriamo.
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