I flavonoidi sono nutrienti fondamentali per contrastare il naturale declino cognitivo. Si trovano principalmente nel mondo vegetale e comprendono più di 6 mila molecole.
Indice degli argomenti
Cosa sono
I flavonoidi rappresentano una vasta classe di composti polifenolici, presenti in natura e caratterizzati da una struttura chimica ben definita. Questi composti sono ampiamente distribuiti nel regno vegetale e sono responsabili di molte delle sfumature di colore che vediamo in fiori, frutti e foglie.
Ma oltre alla loro funzione estetica, i flavonoidi svolgono un ruolo cruciale nella protezione delle piante da agenti esterni nocivi, come i raggi UV e i patogeni.
La ricerca scientifica ha dimostrato che i flavonoidi non sono solo benefici per le piante, ma anche per gli esseri umani. Infatti, quando consumiamo alimenti ricchi di flavonoidi, come frutta, verdura e tè verde, introduciamo nel nostro organismo sostanze che possono contribuire a migliorare la nostra salute.
Questi composti sono noti per le loro proprietà antiossidanti, anti-infiammatorie e vasodilatatrici, che possono aiutare a prevenire e combattere diverse malattie.
Tipi di flavonoidi
I flavonoidi, come pigmenti vegetali, derivano chimicamente dal flavone. La loro presenza è diffusa nel mondo vegetale e si manifesta in diverse forme.
Tra le più note troviamo gli antociani e i flavoni, ma esistono molti altri pigmenti che rientrano in questa categoria.
Questi composti consentono alle piante di avere una ricca varietà di colori e proprietà che, infine, arricchiscono anche la nostra dieta quotidiana.
Oltre agli antociani e ai flavoni, esistono altri sottogruppi di flavonoidi che, pur avendo una struttura chimica simile, presentano caratteristiche e funzioni diverse.
Tra le altre tipologie di flavonoidi compaiono le catechine, le quercetine, i flavanoli e i flavonoli. Questa diversità è ciò che rende i flavonoidi così speciali e versatili, permettendo loro di svolgere una serie di funzioni benefiche sia per le piante che per gli esseri umani.
A cosa servono
I flavonoidi sono molto più che semplici pigmenti vegetali. La loro presenza in numerosi alimenti ha suscitato l’interesse della comunità scientifica, che ha scoperto una serie di proprietà benefiche attribuite a questi composti.
Essi sono considerati una fonte eccellente di sostanze antinvecchiamento e antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi, molecole instabili che possono danneggiare le cellule e contribuire all’insorgenza di diverse patologie.
Negli ultimi anni si è compreso come i cibi ricchi di flavonoidi siano in grado di contrastare anche le patologie neurodegenerative come l’Alzheimer, la demenza senile e altre patologie neurologiche.
A provarlo sono anche gli studi condotti dal professor Alberto Ascherio, esperto in epidemiologia e nutrizione alla Harward T. C. Chan School of Public health e professore di medicina alla Harward medical School. Dagli studi in vitro condotti negli ultimi venti anni è emerso che i flavonoidi sembrano essere le sostanze più efficaci contro il degrado cognitivo.
Negli stessi studi è stata osservata anche una riduzione delle proteine associate alla comparsa dell’Alzheimer, ossia la patologia neurodegenerativa più comune ad oggi.
Benefici
- Protezione dei vasi venosi
- Salute del fegato
- Protezione della pelle dai raggi UV
- Rinforzo del sistema immunitario
- Mantenimento della forma fisica
Flavonoidi e circolazione
Nel mondo della medicina e della nutrizione, i flavonoidi sono spesso al centro dell’attenzione quando si parla di circolazione sanguigna. La loro capacità di agire come potenti antiossidanti li rende alleati nella lotta contro le malattie cardiovascolari. Ma come fanno esattamente questi composti a influenzare la nostra circolazione?
Gli studi hanno rivelato che i flavonoidi possono rafforzare le pareti dei vasi sanguigni. Questa azione, unita alle loro proprietà anti-infiammatorie, aiuta a mantenere una circolazione sanguigna fluida e a prevenire la formazione di coaguli sanguigni. Questo non solo riduce il rischio di malattie cardiovascolari, ma combatte anche l’aterosclerosi, una condizione in cui le arterie si induriscono a causa dell’accumulo di placca.
Ma la natura ha disseminato questi potenti composti in una varietà di alimenti che consumiamo regolarmente. Ad esempio, possiamo trovarli in:
Questi sono solo alcuni degli alimenti che possono aiutarci a mantenere una circolazione sanguigna ottimale.
Tuttavia, come per tutto, l’equilibrio è la chiave. L’assunzione eccessiva di integratori di flavonoidi può non essere benefica e, in alcuni casi, può causare effetti collaterali. Pertanto, è sempre consigliabile consultare un medico o uno specialista prima di iniziare qualsiasi regime di integrazione.
Dove si trovano
In uno studio di qualche anno fa si è visto come chi seguiva una dieta ricca di prodotti vegetali, ancor più se con flavonoidi, risultasse in un aspetto più giovane di 2,5 anni rispetto a chi non consumasse questa tipologia di cibi. Ma quali sono i cibi dove sono contenuti più flavonoidi?
Cibi ricchi di flavonoidi
- Arance
- Limoni
- Pompelmi
- Mandarini
- Cacao
- Mirtilli
- Ribes
- Lamponi
- Cibi ricchi di Omega 3: noci, semi di lino, pesce azzurro, salmone
Nutrizionisti ed esperti consigliano di abbracciare la vera dieta mediterranea, quella in cui sono prediletti gli alimenti freschi, e in particolare, olio extra vergine d’oliva crudo, cereali integrali, pesce, legumi e noci.
Controindicazioni
I flavonoidi, pur essendo noti per le loro numerose proprietà benefiche, possono presentare alcune controindicazioni se assunti in dosi eccessive.
Questi composti, infatti, possono generare radicali liberi e agire come inibitori di enzimi chiave coinvolti nel metabolismo degli ormoni. Questo può portare a effetti nocivi che superano gli eventuali benefici derivanti dalla loro assunzione.
È particolarmente importante prestare attenzione durante la gravidanza. I flavonoidi possono attraversare facilmente la placenta, esponendo il feto a potenziali rischi.
Pertanto, se in un prodotto viene indicato genericamente il contenuto di “flavonoidi” come miscela, senza specificare gli effettivi costituenti, è consigliabile evitare la sua assunzione durante la gravidanza.
Infine, è essenziale sottolineare l’importanza di affidarsi a fonti affidabili e consultare un medico o uno specialista prima di iniziare qualsiasi regime di integrazione con flavonoidi. La corretta informazione e la prudenza sono fondamentali per garantire un consumo sicuro e benefico di questi composti.
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