Tra i tanti rifiuti che inquinano le spiagge e il mare ci sono le boe e i parabordi. Le prime, in alcuni casi, si consumano o si sganciano. I secondi, invece, vengono persi dalle barche durante la navigazione o, peggio, gettati a mare da persone incivili.
Francesco Capriati, 29 anni, è un giovane artista, studente dell’Accademia delle Belle Arti di Bari, che recupera boe e parabordi e, sottraendole ai rifiuti che finiscono nelle discariche, le trasforma in opere d’arte, lavori concettuali. Questi residui di plastica inquinante vengono così disegnati con elementi che ricordano il mare: gabbiani, divinità marine, pesci.
Nel commentare il suo lavoro, Francesco dice: “Tutto quello che arriva sulle coste è un dono, che può essere riutilizzato. La bellezza è ovunque, dentro gli oggetti, anche quando siamo rassegnati a trasformarli in rifiuti. Basta riconoscerla e non sprecarla…”.
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Foto Apertura via Facebook di Francesco Capriati
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