Facciamo un esperimento: proviamo a immaginare cibo per 750 miliardi di dollari, l’esatto equivalente del PIL della Svizzera; troveremo, così, le cifre esatte dello spreco alimentare dell’agroindustria su scala mondiale, tanto che la FAO ha suonato l’allarme. Serve un’agricoltura più sostenibile, vicina alle produzioni locali, sempre più a misura d’uomo, nonché vicina ai concetti di agro-ecologia. In Italia, ad esempio, le filiere produttive più piccole, come le aziende a conduzione familiare o le piccole realtà contadine auto-sostenibili, sprecano, in media dalle 2 alle 4 volte in meno rispetto alle produzioni agricole su scala industriale. Spreco che si riduce di 8 volte se si considerano le ecologiche, locali e solidali. E, in effetti, l’approccio alla terra e al lavoro agricolo, complice anche una rinnovata attenzione all’ambiente, dal secondo dopoguerra ad oggi è cambiato radicalmente: le realtà contadine sono sempre più, attente a minimizzare lo spreco alimentare e di risorse, responsabili e competenti. Soprattutto, sono giovani.
FRUTTA E VERDURA GRATIS
L’Italia è infatti il primo Paese in Europa per numero di aziende agricole gestite da giovani sotto i trentacinque anni. Secondo i dati diffusi da Coldiretti, si contano oltre 55mila aziende gestite da ragazzi e ragazze, un trend in crescita soprattutto al Sud. Sicilia e Puglia in testa. I giovani titolari di aziende agricole, oggi, sono caratterizzati da nuove competenze, soprattutto tecnologiche, mentalità innovativa e una grande attenzione verso gli effetti ambientali della produzione di cibo, dove si annida il 32 per cento dello spreco alimentare.
Boer il Contadino, simpatico pseudonimo per Michele Cappellari, è perfettamente consapevole di questa situazione, delle disfunzioni, delle distorsioni e degli sprechi del mercato dell’agroalimentare in Italia. Lo vive sulla pelle, destreggiandosi con abilità nelle insidie e nelle trappole di un contesto tanto utile quanto poco conosciuto e ahimè, poco valorizzato. Tanto da averne fatto un personaggio, dalla cui pagina Facebook, molto seguita, lancia messaggi di amore per l’ambiente e la natura molto forti. Come una mobilitazione contro l’uccisione delle api, o la sua adesione al Friday for Future.
Michele è l’esempio di chi ha scelto di “tornare alla terra”. A 27 anni, dopo una laurea in Agraria conseguita a Bologna, ha deciso di tornare nella sua regione , a Brindisi, più precisamente nella frazione di Turturano, e prendere in affitto due ettari di terra con qualche albero da frutta, coltivandoli secondo le linee guida dell’agricoltura integrata e delle buone pratiche agronomiche, proprio come un tempo.
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FRUTTA E VERDURA IN REGALO
Il contadino Boer ci racconta che in Italia circa il 40% della produzione agricola spesso resta a marcire nei campi perché non idonea per le rigide regole su forma e dimensioni, o perché i costi per la raccolta sono troppo alti, insostenibili. Uno spreco assoluto, di risorse, di acqua, di suolo, di energia, di lavoro, di sole, di tempo.E questo spreco, lo confessa, lo fa arrabbiare. Decide quindi di combatterlo, a modo suo, lanciando dalla sua pagina Facebook un’iniziativa che ha riscosso un grandissimo successo: regalare frutta e ortaggi a chi, munito di guanti, coltelli, cassette e buste, fosse andato a raccoglierli. Aiutandolo, così, a pulire il campo per le prossime semine.
L’iniziativa è stata accolta con favore e lui, come ci rivela, è praticamente riuscito a liberarsi di tutte le eccedenze, regalando frutta e verdura in una quantità tale da poter sfamare centinaia di persone per settimane. Un successone, che Michele è assolutamente deciso a replicare.
Pomodori, meloni e altri ortaggi, frutta che rischiava di marcire viste le alte temperature. Tutto gratis, senza sprechi, creando anche legami personali che sono il fulcro del mestiere del contadino, ieri come oggi. Social a parte, da dove, comunque, sono arrivati numerosi i messaggi di apprezzamento e ringraziamento per l’iniziativa “Te lo regalo se vieni a raccoglierlo”.
(Immagine in evidenza e video a corredo del testo tratta dalla pagina Facebook di Boer il Contadino)
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