FUNGHI ESPRESSO
Meno rifiuti, meno sprechi; più riciclo, più opportunità economiche: è questa la filosofia dell’economia circolare. Un modello che si applica perfino nel recupero dei fondi di caffè delle macchine dei bar, dove gli italiani consumano, in media, 80 milioni di espressi al giorno. Una cifra enorme, e anche una grande possibilità, se, come nel caso dell’azienda Funghi espresso, da questi residui, che in genere creano problemi di smaltimento, si riescono a ricavare ottimi funghi.
LEGGI ANCHE: Funghi commestibili, quali sono i migliori e come si riconoscono. False credenze: non contano né il colore né la posizione (foto e video)
STARTUP FUNGHI ESPRESSO
Tutto inizia nel comune di Capannori, in provincia di Lucca, un avamposto di grande avanguardia della ricerca e delle politiche a «rifiuti zero». Da qui Antonio di Giovanni, 33enne laureato in Gestione Ambientale del Territorio Rurale presso la Scuola di Agraria di Firenze, e Vincenzo Sangiovanni hanno deciso di fondare la startup Funghi Espresso con l’obiettivo di riutilizzare tutti i fondi di caffè scartati da bar e ristoranti per produrre cibo sano e nutriente, in particolar modo funghi Pleurotos, utilizzando meno risorse e inquinando meno.
PER APPROFONDIRE: Cosa sapere sui funghi, una guida con tante informazioni utili e ricette gustose
FUNGHI PLEUROTOS
La scelta della produzione di funghi, si è riversata principalmente sui funghi Pleurotos, secondo fungo più conosciuto e commercializzato tra i funghi coltivati dopo gli champignons, che si presta bene a differenti utilizzi grazie alle sue caratteristiche (carnoso, profumato, nutrizionale) ed è la tipologia più adatta a crescere meglio e con minori contaminazioni su questo substrato di caffè essendo una specie saprofite.
KIT FUNGHI ESPRESSO
Vi è la possibilità di acquistare direttamente online i kit preparati da Funghi Espresso con un prezzo che oscilla tra i 10 e i 15 euro, nei quali vi è un substrato già pronto con l’obiettivo di consentire a chiunque voglia prodursi funghi in casa.
Il progetto è in concorso per l’edizione 2018 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui!
Se il progetto ti è piaciuto condividilo su Facebook, Twitter e G+
SCOPRI I PROGETTI IN CONCORSO PER IL PREMIO NON SPRECARE:
- Neg, strategie personalizzate per ottimizzare i consumi energetici in casa o in azienda
- Quando la sostenibilità diventa lusso, un’azienda bolognese usa solo materiali rigenerati (foto)
- Il sistema Zhero per produrre energia in casa con le batterie al sale. Ideale per le case passive e per conservare l’elettricità dei pannelli fotovoltaici (foto)
- Rimini, CiViVo è il nuovo gruppo di volontariato al servizio dei disabili e della comunità
- La scuola elementare di Nogara (Verona) dove i bambini creano lampade e lumi recuperando i rifiuti (foto)
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.