Indice degli argomenti
GREAT PACIFIC GARBAGE
GARBAGE PATCH STATE
Adesso i rifiuti gettati a mare, simbolo dello spreco dell’uomo che distrugge il suo patrimonio naturale, hanno anche il loro Stato. Si chiama Garbage Patch State, con tanto di capitale, Garbaland, territorio, formato dalla spazzatura che si è accumulata nei nostri oceani, e perfino una bandiera nazionale, azzurra come il colore del mare con vortici rossi che indicano l’agglomerato dei rifiuti.
LEGGI ANCHE:Inquinamento oceani, il progetto di un ventenne olandese per eliminare la plastica (foto e video)
RIFIUTI IN MARE
Garbage Patch State è uno stato federale, gigantesco, formato da cinque isole oceaniche con una superficie di circa sedici milioni di metri quadrati. Un arcipelago che fotografa una forma di autodistruzione, con bottiglie di plastica, tappi, buste, scarpe, piatti e bicchieri. Tutto quanto è finito a mare nell’ultimo mezzo secolo. E tutto quanto noi, spesso solo per abitudine, abbiamo contribuito ad accumulare come rifiuto incontrollato e fuori dai normali circuiti di smaltimento.
PER SAPERNE DI PIÙ: Giochi per bambini: la girandola fai da te realizzata con il riciclo di plastica e carta (Foto)
L’iniziativa di fondare, con un gesto simbolico, una nazione che rappresenti i devastanti effetti dell’inquinamento marino è di una donna italiana: si chiama Maria Cristina Finucci, architetto e artista. E infatti Garbage Patch State è a metà strada tra un manifesto-denuncia e un opera d’arte. Il progetto prende il nome di Wasteland e ha l’obiettivo di “comunicare l’esistenza degli ammassi di plastica dispersi in mare chiamati Garbage Patch, uno dei più importanti fenomeni di inquinamento ambientale purtroppo fino ad oggi negletto proprio a causa della mancanza di una sua identificazione iconica”.
RICONOSCIMENTO UNESCO
Garbage Patch State è stata presentata nel 2013 alla Biennale d’arte di Venezia e negli anni ha ricevuto il riconoscimento ufficiale dell’Unesco, oltre che a portare avanti un vero e proprio programma di diplomazia internazionale per scuotere le i potenti del mondo. Proprio perché, troppo spesso, l’impotenza delle istituzioni, con il sovrapporsi di veti incrociati, ha contribuito a rendere il Pianeta sempre più soffocato dalla plastica. Quella che ogni giorno, nell’indifferenza generale, gettiamo anche a mare. Fino a farne uno Stato federale, lo Stato dell’immondizia che ricorda molto da vicino la provocazione di Italo Calvino con la sua poetica immagine di Leonia, la città sommersa dai rifiuti.
Le foto sono tratte dalla pagina Facebook Garbage Patch State
COME ELIMINARE LA PLASTICA DALLA NOSTRA VITA
- Come ridurre la plastica ogni giorno
- Riciclo plastica, ne finisce troppa nelle discariche che dovremmo chiudere
- Bottiglie usa e getta? Due giovani hanno inventato un brand per evitare plastica (foto)
- Plastica e raccolta differenziata, tutto quello che bisogna sapere per farla bene
- Il bruco che mangia la plastica. Lo ha scoperto Federica Bertocchini, biologa italiana (foto)
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.