Parente stretta del corvo, la gazza ladra è un uccello onnivoro dall’aspetto particolarmente slanciato. La sua bellissima coda è molto lunga e il piumaggio vira dal nero al bianco passando dalle sfumature del viola, del verde e del bluastro. Ladra perché avrebbe l’istinto di rubare gli oggetti che luccicano. Scopriamone le principali caratteristiche e se è possibile o meno addomesticarla.
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Chi è
Appartiene alla famiglia corvidi, il nome scientifico è Pica pica, ed è un uccello dal cicaleccio piuttosto aspro.ù
La gazza ladra è un uccello molto intelligente e curioso, con un corpo elegante fornito di un piumaggio bianco e nero ben definito. Le sue piume di copertura sono di colore bianco candido, mentre la testa, il dorso, e le ali sono neri con riflessi verdi e blu, specialmente quando la luce le colpisce. La coda è lunga e appuntita, con una forma che la distingue da altri uccelli di dimensioni simili. Il becco è relativamente sottile e leggermente ricurvo. La lunghezza totale di una gazza varia tra i 44 e i 46 cm, con un’apertura alare che può arrivare fino a 52 centimetri. In media, la pesa tra i 220 e i 300 grammi. I maschi e le femmine sono simili nell’aspetto, anche se le femmine tendono ad essere leggermente più piccole.
Origine del nome
Viene chiamata “gazza ladra” perché si dice sia attratta dagli oggetti che luccicano, che tende a rubare e nascondere. Non solo però, ruba anche le uova di altri uccelli. La sua reputazione di “ladra” è stata utilizzata in letteratura, folklore e canzoni per rappresentare l’idea di un comportamento opportunista o di un oggetto che viene rubato senza permesso. Una delle opere più famose in cui appare è il capolavoro di Gioachino Rossini, intitolato appunto “La Gazza Ladra”. Composta nel 1817, l’opera racconta la storia di una giovane donna accusata ingiustamente di furto, con una gazza che gioca un ruolo cruciale nel mistero. In questa opera, la gazza è simbolo di malintesi e ingiustizie, ma anche di caos e comicità.
In molte culture, la Gazza Ladra è anche associata alla superstizione. Secondo alcune credenze popolari, vedere una gazza porterebbe fortuna o sfortuna, a seconda del numero di gazze che si vedono insieme. Ad esempio, il detto “Una gazza porta sfortuna, due portano felicità” è comune in alcune tradizioni popolari.
Dove nidifica
La gazza ladra vive in Europa, Asia e Africa Nord-occidentale, e solitamente nidifica nei parchi, in campagna, nei boschetti ma anche in zone meno ricche di vegetazione e persino su singoli alberi. Dove crea dei caratteristici nidi a cupola, particolarmente voluminosi, con un peso di circa 3 chili e un diametro interno intorno ai 20 cm.
I nidi, che vengono costruiti dalla coppia di gazze ladre, sono suddivisi in due parti. Una coppa formata da piccoli rami e fili d’erba, e una copertura di ramoscelli intrecciati.
Cosa mangia
La gazza ladra mangia:
- Invertebrati:come insetti, vermi e ragni, che costituiscono una parte significativa della sua dieta.
- Piccoli vertebrati:come lucertole, uova di altri uccelli e, in rari casi, piccoli mammiferi.
- Frutti e semi:in particolare bacche, mele e semi, che vengono consumati soprattutto durante la stagione estiva e autunnale.
- Carogne:occasionalmente si nutre anche di carcasse di animali morti.
É possibile addomesticare una gazza ladra?
In Italia la detenzione della gazza ladra da privati cittadini, a meno che non sia autorizzata dagli organi competenti, è vietata perché l’animale appartiene alla fauna autoctona. Anche se precisi regolamenti sono di competenza di ogni singola regione italiana e possono sussistere delle eccezioni per i cacciatori e in specifici casi.
Ricordiamo inoltre che sebbene la gazza ladra sia un uccello molto adattabile, capace di vivere in cattività, è pur sempre un esemplare selvatico. Rispettiamone quindi la libertà. E in caso di emergenza interveniamo raccogliendola e contattando al più presto un Centro di Recupero Fauna Selvatica o la Polizia Provinciale.
Quanto dura la vita di una gazza ladra
Le gazze ladre vivono mediamente 4-5 anni in natura, anche perché la mortalità dei cuccioli è piuttosto elevata. Inoltre, allo stato selvatico, le aspettative di vita si riducono perché è più facile incorrere in qualche predatore o avere carenza di cibo.
Tuttavia, le gazze ladre potenzialmente possono vivere molto di più, raggiungendo addirittura i 20 anni. Per quanto riguarda la maturità sessuale, essa viene raggiunta intorno all’anno di età, ma la riproduzione di solito avviene non prima dei 2 anni.
Dove fanno il nido le gazze ladre?
La gazza ladra solitamente nidifica nei parchi, in campagna, nei boschetti ma anche in zone meno ricche di vegetazione e persino su singoli alberi. Dove crea dei caratteristici nidi a cupola, particolarmente voluminosi, con un peso di circa 3 chili e un diametro interno intorno ai 20 cm.
I nidi, che vengono costruiti dalla coppia di gazze ladre, sono suddivisi in due parti. Una coppa formata da piccoli rami e fili d’erba, e una copertura di ramoscelli intrecciati.
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