Gelosia ossessiva: i segnali che devono preoccupare

La violenza, le interferenze, il controllo dei social, i limiti nelle frequentazioni. Quando la gelosia diventa patologica. E pericolosa

GELOSIA OSSESSIVA

Nulla di più naturale e umano della gelosia. Ma esiste un confine che, se viene valicato, tracima nel pericolo di un’implosione, anche violenta, del rapporto di coppia, fidanzamento, matrimonio, relazione che sia. Ed è quando la gelosia diventa ossessiva, patologica. Con segnali chiari, che suonano come tanti campanelli d’allarme. Rispetto ai quali è bene reagire subito, con fermezza, con determinazione e senza illudersi che il tempo cambi le cose. La gelosia ossessiva può anche rientrare, ma va contrastata dai primi sintomi.

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VIOLENZA VERBALE

Si parte sempre con le parole e con il tono della voce: Insulti, termini pesanti, accuse di infedeltà solo per rabbia o gelosia gratuita, umiliazioni di fronte agli altri. Sono parole che salgono nel tempo di intensità e di peso, e diventano pietre scagliate contro l’altro\a. E possono diventare l’anticamera della violenza fisica.

GESTI VIOLENTI

Non siamo ancora nel baratro, ma ci avviciniamo: spintoni e trattenute del partner. Per esempio, bloccandolo con un braccio o impedendogli di scendere dalla macchina. Il livello della gelosia ossessiva sta salendo.

VIOLENZA ECONOMICA

Controllo delle spese fatte, con richiesta degli scontrini delle carte di credito o bancomat, indisponibilità all’apertura di un conto individuale. In fondo, si tratta di piccoli ricatti, dietro i quali si nasconde l’esercizio di un potere indirizzato proprio a una forma patologica di gelosia.

INTERFERENZE

Sulla carriera della persona, con pressioni perché vi rinunci o la ridimensioni: come se avere delle ambizioni fosse l’esclusiva di una sola persona all’interno di una coppia. Talvolta, per mascherare questa forma di gelosia ossessiva, si usa in modo maldestro l’alibi dei figli: “Ti devi dedicare a loro”, è la frase rituale. E perché questo compito spetta a una sola persona?

APPARIZIONI

Le classiche richieste di vedersi sul luogo di lavoro o in quelli frequentati abitualmente dal partner (o ex partner) per “parlare”. In questi casi, se il rapporto è già deteriorato, mai accettare confronti finali che non siano in luoghi pubblici; informare gli amici/parenti della cosa, e non andare all’incontro da sprovveduti.

LOVE BOMBING

Con decine di messaggi quotidiani all’altra persona per riagganciarla. Un corteggiamento ossessivo, privo della necessaria tenerezza e anche di un briciolo di sobrietà, che non guasta mai. Stessa cosa con telefonate diurne e notturne. Quasi mai gradite.

CONTROLLO SU SMARTPHONE E SOCIAL

Il numero è impressionante: 7 milioni di italiani si sono sentiti gelosi a causa dell’uso dello smartphone e dei social da parte del partner. Da qui il controllo dei messaggi, dei cuoricini, dei like: tutte cose che appartengono alla privacy di una persona. E come tali andrebbero rispettate. Senza sconvenienti intromissioni.

LIMITAZIONI SU CHI FREQUENTARE

È un altro sintomo della gelosia ossessiva, un modo di imporre le proprie scelte a danno dell’altro. E impedire che frequenti persone poco gradite, sospette, anche si tratta di amicizie di vecchia. Data. In fondo, anche questa è una forma di violenza.

INTERROGATORI

Dove sei stata, chi hai visto, a che ora, per quale motivo. Il rendiconto della giornata, del tempo passato non insieme, non è più una piacevole conversazione. Ma un interrogatorio di quarto grado davanti a un pubblico ministero.

SCENATE DI GELOSIA

La gelosia ossessiva fa cadere i freni inibitori. E arrivano le scenate, in pubblico e in privato. Quasi sempre imbarazzanti, e motivate soltanto da futili pretesti che accendono la miccia.

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