Genitori No smartphone: niente cellulare ai figli prima che abbiano computo almeno 12 anni

Centinaia di famiglie coinvolte in un progetto per fermare la corsa allo smartphone dei bambini. In una cittadina vicino Dublino coinvolti tutti i genitori

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Per il momento è una rete, ma potrebbe diventare un vero movimento. Ispirato all’idea condivisa che i cellulari, e gli smartphone in particolari, non vanno dati ai bambini troppo piccoli.

I genitori hanno dato vita a un progetto intitolato Aspettiamo lo smartphone, coinvolgendo 200 famiglie che hanno deciso di non comprare i cellulari ai loro figli fino alla fine della seconda media. E in questa decisione hanno avuto il sostegno delle scuole milanesi favorevoli al piano Aspettiamo lo smartphone: gli Istituti comprensivi Ermanno Olmi, Moisè Loira, Cavalieri e Rinnovamento Pizzigoni.

I genitori ribadiscono di non essere contrari allo smartphone e al suo uso. Ma la loro battaglia, in sintonia con le prese di posizione anche dell’Associazione Italiana dei Pediatri, è attorno alla domanda-chiave: A quale età dare il primo smartphone al figlio? La risposta della rete di genitori milanesi è semplice: non prima dei 12-13 anni. D’altra parte, i dati sono tutti a sostegno di questa linea apparentemente molto dura. Secondo un’indagine capillare per conto della Società Italiana delle Cure Pediatriche, i bambini nella fascia di età tra e 5 anni che già utilizzano lo smartphone sono passati dal 9 per cento del 2020 al 14,5 per cento del 2021. Quasi raddoppiati. E nella fascia di età successiva, tra i e i 10 anni, il salto è ancora più evidente: dal 23,5 per cento del 2020 al 58,4 per cento del 2021.

Genitori no smartphone 1

Lo smartphone, per i bambini, è diventato il primo passatempo, seguito da tablet e videogiochi. Tutto all’interno del perimetro di Internet. E così nel 2021 c’è stato uno storico sorpasso. Il tempo medio trascorso dai bambini a smanettare con uno smartphone, pari a 2 ore e 35 minuti, per la prima volta ha superato il tempo medio trascorso all’aria aperta, 2 ore e 24 minuti. E anche questa non è una buona notizia, sotto alcun punto di vista.

A Greystones, nelle vicinanze di Dublino, in Irlanda, i genitori no smartphone sono andati molto più avanti rispetto all’Italia. Sono riusciti a mettere insieme ben otto associazioni con lo stesso obiettivo condiviso: niente smartphone prima dell’inizio della scuola secondaria. La massa critica di tante famiglie è importante perché in questo modo, coinvolgendo praticamente tutte le famiglie del territorio, nessun bambino si può sentire escluso o emarginato rispetto ai suoi amici non avendo a disposizione uno smartphone.

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