A Cagliari i giocattoli sono gratis per chi non può acquistarli. Grazie a una bimba generosa

Il cuore di Giulia ha smesso di battere a dieci anni, ma vive ogni giorno nei giocattoli, nei libri e nei vestitini che vengono donati dai volontari dell'associazione Il Sogno di Giulia Zedda, diventata un vero e proprio presidio del non spreco e del riciclo. Sostenuta da tutta la città

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Sugli scaffali di un locale colorato, al civico 18 di Via Baronia a Cagliari, campeggiano, tra i tanti peluche e le tante bambole, numerosi libri di storie per bambini. Perché Giulia, il cui cuore ha cessato di battere a dieci anni per un aggressivo tumore al cervello, amava tanto leggere. Anche cose ben più adulte della sua età, come ci confida sua mamma al telefono. Ma mai come in questo caso, sono gli adulti a dover imparare una lezione di generosità e altruismo: quella che è possibile vedere negli abiti, i giocattoli, i libri e le buste accumulate nei locali dell’Associazione Il Sogno di Giulia Zedda. Tante, a volte troppe, così da aver sempre bisogno di maggiore spazio.

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GIOCATTOLI GRATIS A CAGLIARI

Le buste e gli scatoloni piene di oggetti da donare sono l’eredità dell’esistenza di una bimba vivace e generosa, che appena prima di morire aveva sentito la necessità di disfarsi dei suoi giocattoli e dei suoi libri, così come dei suoi vestiti, chiedendo alla mamma di regalarli a chi ne avesse avuto più bisogno. Un modo puro e commovente di congedarsi dal mondo lasciando però che a vivere di nuovo, e ancora, fossero le sue cose. E i sorrisi dei bambini e delle bambine che le avessero ricevute. E così, dal maggio 2018, Eleonora Galia decide di iniziare a portare avanti il sogno di sua figlia, trasformando un lutto devastante in qualcosa di bello. Facendo nient’altro, come ci spiega, che mantenere la promessa fatta alla sua bimba. Sempre generosa e attenta al prossimo.

Inizia dunque la raccolta di oggetti da donare tra amici e conoscenti: vestiti, giocattoli, libri, tutto ciò che può servire a bambini e mamme, in una piccola portineria di 7 metri quadri messa a disposizione da una comunità, che però, contro ogni più rosea aspettativa, si riempie presto. Al punto che si rende necessario un nuovo locale, più grande. E di creare un’associazione, visto anche il numero di famiglie che grazie al sogno di Giulia e alla sua eredità, forse, riescono a fare fronte con più agio a tutte le necessità dei bambini e dei neonati.

Ed è qui che l’associazione, di cui Eleonora si occupa sempre in prima persona, decide di fare un passo ulteriore rispetto alla carità: inaugurando il negozio del sorriso, dove si entra a prescindere dall’effettivo bisogno materiale, e si respira un’aria di amore, generosità, rispetto per le cose e per le storie di ognuno. Un presidio di socialità, condivisione e scambio che prescinde dai soldi in tasca.

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I locali dell’associazione in via Baronia a Cagliari

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ASSOCIAZIONE IL SOGNO DI GIULIA ZEDDA

Eleonora, infatti, ci tiene a ribadire che nei locali del Sogno di Giulia Zedda si è instaurato un vero e proprio circolo virtuoso: addirittura c’è chi porta i bambini e le bambine a imparare il senso della solidarietà e del riciclo, del non spreco, così come c’è chi riporta le cose che ha usato dando loro una terza vita. Non solo carità: tutti possono fare parte del mondo e del sogno della piccola Giulia, prendere delle cose ad uso personale, senza bisogno di vergognarsi perché anche in assenza di una condizione di effettiva necessità, si potrebbe spendere i soldi risparmiati in altre cose belle per i bambini, in esperienze, per farli divertire, portarli al cinema, fare un viaggio o passare del tempo insieme.

La città di Cagliari ha risposto all’appello di Giulia e dei suoi genitori: non solo con tanto materiale donato da privati, ma anche da aziende e piccoli commerci. Un’energia solidale che ha reso i locali di via Baronia, inaugurati da poco, un presidio per la collettività reso possibile anche dall’impegno dei tanti volontari che ruotano intorno al progetto, che si autotassano per pagare le spese dell’affitto: dal dentista all’avvocato che segue gratuitamente cause di maltrattamenti e abusi su donne e minori, dalla nutrizionista ad una pasticciera che fa torte alle feste di compleanno. Una vera e propria educazione alla condivisione e al non spreco che è diventata proprio ciò che Giulia avrebbe voluto veder diventare.

(Immagine in evidenza e a corredo del testo tratta dalla pagina Facebook Il Sogno di Giulia Zedda)

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