L’economia circolare è fatta anche di piccole cose, piccole produzioni, ma molto significative. Come nel caso dei gioielli che nascono dal recupero dei rifiuti elettrici ed elettronici. Collane, bracciali, anelli, ma anche spille e orecchini, realizzati attraverso il recupero di materiali di scarto come vecchi auricolari inutilizzabili o parti della tastiera di un computer ormai troppo vecchio e fuori uso. Eco-gioielli che si presentano come veri e propri pezzi unici che potete visionare su Il Museo del Riciclo.
I rifiuti si trasformano in bijoux quindi, ed ancora una volta ci permettono di avere uno stile innovativo ma allo stesso tempo rispettoso dell’ambiente e non sprecone.
Photo Credit | Facebook Preziosa Magazine
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Ludovica Cirillo
Diversi i gioielli che è possibile visionare sul portale: tra questi, il collier realizzato dalla designer Ludovica Cirillo utilizzando i tasti di una vecchia tastiera del pc. E se non sapete cosa fare dei vecchi auricolari ormai fuori uso, provate a trasformarli in un paio di orecchini.
Cristian Visentin
Cristian Visentin ha invece recuperato delle vecchie schede elettroniche dei computer e le ha riutilizzate per creare un bracciale hi-tech molto particolare. Ma non si occupa solo di questo. Nel suo studio di Pavia, dove abita e lavora, si dedica a industrial design, grafica, arredamento di interni e architettura. Interessanti sono le sue lampade di design ottenute con il riciclo delle bottiglie di vino.
Sara Basili
È sorprendente vedere come anche i materiali di scarto possano trasformarsi facilmente in oggetti alla moda. E’ il caso di questo anello macchina realizzato dalla eco-designer Sara Basili. Sua è l’idea di Carpe Diem bijoux. Un marchio italiano e giovane che denota pezzi unici di grande design che coniugano stravaganza e innovatività. Come la mini collezione di pezzi unici titolata ‘brio e toys’, caratterizzata per i suoi colori corposi, le forme e le geometrie tutte diverse.
Maria Cristina Bellucci
Sorprendenti sono anche le creazioni di Maria Cristina Bellucci, che realizza gioielli ad alto impatto estetico a partire dalle comuni matite colorate. Dando di fatto una nuova dignità ad uno tra gli oggetti di uso comune più diffusi. Come la collana sopra, che non passa di certo inosservata. E così gli anelli, gli orecchini, i bracciali, accomunati dallo stesso tratto distintivo. E dalla stessa esplosione di colori.
Eleonora Battaggia
Anche Eleonora Battaggia ha fatto del riciclo un’arte. E’ l’artefice di ornamenti eco-contemporanei, dei pezzi unici completamente creati a mano che impiegano stoffa, cravatte, jeans… Il materiale di riciclo, in questo caso, viene sfruttato da Eleonora per raccontare. “Credo sia necessario e gioioso, evitare di sfruttare ancora e sempre risorse che abbiamo la responsabilità di rispettare e preservare. Per questo nella mia continua ricerca, utilizzo principalmente la materia che c’è già, elaborando il mio modo espressivo, sperimentando per raccontare e anche denunciare quello che a me appare essenziale.”, si legge sul suo sito.
Tutto ciò che pensavamo non potesse più essere utile, grazie al riciclo creativo diventa invece una piccola opera d’arte a testimonianza che tutto ciò che non serve più non deve per forza finire nell’immondizia. E le creazioni che abbiamo appena visto ne sono la prova lampante.
Il composto chimico Cosmos per fare gioielli dai rifiuti
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