GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE 2017
Sull’Ambiente gli italiani vanno in una direzione, la politica e la pubblica amministrazione in un’altra. Opposta. Nella Giornata in cui si celebra uno dei temi vitali per il nostro presente e per il futuro, scopriamo una cosa che su questo sito abbiamo più volte denunciato: il totale scollamento tra la sfera pubblica (a partire dal ceto politico) e i comportamenti quotidiani dei cittadini.
I nostri stili di vita sono già cambiati in una direzione più favorevole all’Ambiente, lo vogliono e lo fanno tre italiani su quattro, secondo i paradigmi di quella che noi chiamiamo la “rivoluzione Non sprecare”. Al contrario, solo per fare un esempio, mentre in Francia il ministero dell’Ambiente diventa il numero due dell’intero governo, in Italia è ancora un ministero-Cenerentola. Un ministero che non ha l’autorevolezza e la forza (politica) necessaria almeno per chiedere che siano applicate quelle poche leggi davvero green che abbiamo fatto negli ultimi anni.
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CONNETTERE LA GENTE CON LA NATURA
Da oltre un anno tutti, dico tutti, gli uffici della Pubblica amministrazione sono obbligati a fare acquisti e appalti “verdi”, ovvero dando una corsia preferenziale a prodotti e soluzioni ecosostenibili. Sapete quante sono le pubbliche amministrazioni, secondo i calcoli di Umberto Di Matteo, presidente di Ises Italia, che applicano questa legge? Solo il 14 per cento del totale. Nulla. E tutto tace. Mentre facciamo finta di celebrare una Giornata dell’Ambiente dedicata alla Connessione della gente con la natura, noi in Italia, sulla sostenibilità, separiamo completamente la politica proprio dalla gente, dalle persone in carne ed ossa, dai loro stili di vita quotidiani.
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GIORNATA MONDIALE AMBIENTE
Istituita nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e celebrata ogni anno, in tutto il mondo, il 5 giugno, la Giornata Mondiale dell’Ambiente ci ricorda quanto è importante rispettare e difendere il mondo in cui viviamo.
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COME CONTRASTARE IL BRACCONAGGIO
Nel 2016 il tema della Giornata dell’Ambiente è stato “Liberate il vostro istinto selvaggio per proteggere la vita”, puntando sulla protezione di alcune specie come gli elefanti e gli altri animali selvatici, a rischio a causa dei bracconieri.
Solo in Africa, per fare un esempio, vengono massacrati più di 20mila pachidermi a causa dell’avorio. E non va meglio ai rinoceronti, braccati per il loro corno: sono stati 1215 quelli uccisi nel 2014.
RISCHI DEL BRACCONAGGIO
Il bracconaggio è una pratica illegale che purtroppo sta portando alla scomparsa di alcune delle specie più importanti per l’ecosistema dei territori più selvaggi tra cui anche gorilla, tigri e leoni. Senza contare che inquinamento e riduzione degli habitat stanno determinando l’estinzione anche di altre specie come le farfalle, fortemente minacciate anche dall’uso eccessivo dei pesticidi.
LE SPECIE ANIMALI A RISCHIO A CAUSA DEL BRACCONAGGIO:
QUANDO L’AMBIENTE LO CALPESTIAMO:
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