Il granchio blu ha almeno due facce, una negativa e l’altra positiva. Da un lato è onnivoro, si ciba di tutto, ma innanzitutto di vongole, cozze e altri bivalvi, e di alghe e crostacei. La sua azione è distruttiva, e molti pescatori invocano l’eliminazione del granchio blu per proteggere tutte le altre specie presenti in mare. Dall’altro lato, il granchio blu è molto gradito in cucina, per la quantità di piatti che si possono preparare, dagli spaghetti all’insalata.
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Cos’è
Ma a parte i problemi dell’ecosistema, l’eliminazione del granchio blu è comunque complessa, in quanto è molto resistente. Misura fino a 15 centimetri di lunghezza e 25 di larghezza, regge bene un’ampia gamma di temperature, dai 12 ai 24 gradi; arriva fino a un chilo di peso, con zampe e chele molto robuste, che consentono al granchio blu di muoversi con estrema rapidità e di catturare le sue prede in modo fulmineo, senza il timore di essere intercettato. Le prime segnalazioni del granchio blu in Italia risalgono agli inizi degli anni Cinquanta, ma dal 2021 è segnalata la sua presenza in tutti i mari italiani, e anche nei fiumi fino a nove chilometri di distanza dallo sbocco sul mare.
Killer dei mari
Per la sua voracità, e per i danni che ne derivano, il granchio blu è anche definito “killer dei mari”, e il governo italiano ha stanziato dei fondi ad hoc per la sua cattura ed eliminazione, con la nomina di un commissario straordinario. Non è autoctono, ma è arrivato lungo le coste italiane con le navi cargo, provenendo dai mari dell’Atlantico.
Come si cucina
Non è difficile cucinare il granchio blu. Si presta molto bene per un piatto di spaghetti con pomodorini, olio di oliva extravergine e peperoncino. Altre ricette con il granchio blu sono: il risotto, le polpette, l’insalata, Con gli scarti della polpa si può fare una maionese di accompagnamento. Qui ne trovate una sintesi con tutti gli ingredienti e i tempi di preparazione. La carne del granchio blu è ricca di vitamine, e ha una percentuale di proteine che varia dal 14 al 20 per cento.
Specie protetta
Per l’intensità dell’uso che viene fatto del granchio blu in cucina, sulla Costa Atlantica degli Stati Uniti viene considerata una specie protetta e può essere catturato solo a particolari condizioni e non in modo indiscriminato. Un chilo di granchi blu di buona qualità non costa meno di 12-15 euro.
Lo smaltimento dei granchi blu
Poiché non tutti granchi blu possono essere commercializzati, c’è un problema di smaltimento di questo particolare crostaceo. I costi non sono indifferenti e alcune regioni, come l’Emilia-Romagna, hanno stanziato dei fondi per ritirare i granchi blu fuori commercio. Il pagamento previsto alle aziende ittiche e ai pescatori è di 1,50 euro per ogni chilo di prodotto.
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