La gravidanza della gatta è un bellissimo momento, da non sprecare nella sua vita e nella relazione che avete con lei, ma anche molto delicato per i vari passaggi. La sua maturità sessuale inizia già tra i 6 e i 9 mesi di vita, anche se non mancano casi nei quali le gattine abbiano il primo estro, cioè il calore, persino attorno ai 3-4 mesi di vita.
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Sintomi della gatta in calore
Quando una gatta è in calore, diventa più affettuosa, tende a rotolarsi e appiattirsi sul pavimento, con la coda spostata di lato, un segnale inequivocabile della sua disponibilità all’accoppiamento. Inoltre la gatta in calore ha meno appetito, tende a pulirsi continuamente, ha una minzione più frequente del solito e mostra chiari sintomi di irrequietezza. Il periodo dell’estro, cioè la fase del calore, dura circa una settimana e non dipende dall’ovulazione, ma dalla capacità del maschio di stimolare i recettori della femmina durante la copula. Se il maschio non è capace di produrre uno stimolo sufficiente, l’ovulazione viene rimandata e la gatta andrà nuovamente in calore entro le tre settimane successive al precedente periodo dell’estro.
Cosa condiziona l’estro della gatta
L’estro è influenzato anche da fattori ambientali, e in particolare dall’esposizione della luce. La sua cadenza è stagionale, e di solito arriva in primavera e in autunno. In questi periodi, la gatta può ritrovarsi in calore anche ogni due-tre settimane. Mentre la sterilità arriva, di solito, dopo il compimento dell’ottavo anno di vita.
Come si svolge la gravidanza
La gestazione dura tra i 64 e i 68 giorni, pari a circa 9 settimane. Non sprecate soldi e tempo con inutili indagini ed esami: potete intuire che la vostra gatta è incinta solo verso la terza settimana di gestazione. E per avere una conferma definitiva è sufficiente una banale palpazione. Con l’avvicinarsi del parto, il ventre può diventare molto voluminoso e potreste notare delle perdite di colostro dalle mammelle.
Sintomi della gatta incinta
I sintomi più evidenti della gatta incinta sono:
- L’addome che diventa gonfio
- I capezzoli che prendono volume e arrossiscono
- L’appetito che aumenta
- L’aumento di peso, anche uno-due chili durante la gestazione
- Il vomito
- Il suo atteggiamento molto materno
Come aiutare la gatta incinta
La gatta incinta ha bisogno di aiuto, e potete darlo con alcune cose da fare e altre da non fare.
Tre le cose da fare, cercate di:
- Controllare che non ci siano peli sui capezzoli e sulla vulva
- Tranquillizzate la gatta accarezzandola e spazzolandola più spesso del solito
- Mettetela in un luogo appartato dove potrà affrontare la fase del travaglio
- Garantitele un luogo sicuro e nascosto, in casa, dove possa partorire, evitando che vada a cercarlo fuori casa: l’ideale è una scatola di cartone foderata con coperte calde
- Assicuratevi che durante tutto il periodo della gravidanza la gatta abbia pasti equilibrati, frequenti e non troppo abbondanti.
Tra le cose da non fare, evitate di:
- Dare alla gatta inutili medicinali o integratori
- Fare test di gravidanza: sono inutili e dannosi
- Stressarla con attività impegnative e troppi giochi
- Metterla in contatto con gatti maschi che durante la gravidanza non sono ben accetti
Quanti gattini può partorire una gatta
Il numero dei gattini che nascono dopo la gravidanza dipendono da diversi fattori: innanzitutto l’età e le condizioni di salute della gatta. Di solito, con la prima gravidanza, arrivano tre gattini, e successivamente questo numero può salire fino a nove.
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