I murales antismog si stanno moltiplicando anche in Italia, sull’onda lunga di opere apparse in tutto il mondo. Tutto nasce dal lavoro degli street artist, abbinato però all’uso di vernici e di prodotti hanno lo stesso effetto degli alberi. Ovvero, puliscono l’aria e abbattono l’inquinamento.
La vernice più usata per questi lavori è l’airlite, un’invenzione tutta made in Italy. Si tratta di una pittura antismog, capace di eliminare il 99 per cento di batteri e virus. La tecnologia brevettata è stata il risultato del lavoro di squadra di tre persone: Massimo Bernardoni, Antonio Cianci e Arun Jadavev. Insieme hanno creato l’azienda Advances materials, che attualmente vende la sua vernice in tre continenti.
Per la serie green street art, ecco alcuni tra i più bei murales antismog che è possibile ammirare nella nostra penisola.
Photo Credit | Facebook Rovescio
Indice degli argomenti
Bologna
L’opera, piazzata in via dello Scalo alla periferia di Bologna, non a caso è un albero. Grazie alla particolare vernice con la quale è stata realizzata, riesce a liberare l’atmosfera da elementi tossici, come il monossido di carbonio. Di fatto si comporta come una pianta naturale, e produce risultati molto simili. Aumentando però il valore estetico dell’area dove l’opera viene realizzata.
Photo Credit | Facebook Renata Agazzi
Milano
La street art ” antismog “di Iena Cruz sbarca a Lambrate Milano Un murales capace di depurare l’aria…come fosse un bosco!
Photo Credit | Facebook Alessandro Giungi
Lampugnano
Alla stazione di Lampugnano si trova invece l’appena inaugurato murale “Benvenuti a Milano” firmato dall’associazione We are the world e realizzato dall’artista Alessandro Bandino.
Photo Credit | Facebook
Padova
Porta la firma dello street artist Axe il murale “I don’t want your hope”, celebre frase dell’attivista Greta Thunberg. Significativo il particolare delle bolle di sapone che stanno a rappresentare le speranze dei giovani.
Photo Credit | Facebook myrevolution
Roma
A Roma troneggia il murales antismog più grande d’Europa. Si trova in via del porto fluviale, nel quartiere Ostiense, e riesce a ripulire l’aria come farebbero, tutti insieme, trenta alberi. L’artista che lo ha realizzato si chiama Iena Cruz, pseudonimo di Federico Massa.
Photo Credit | Facebook SocialStation.it
Napoli
Si trova a Napoli, più precisamente a Fuorigrotta uno dei più grandi eco-murales italiani. E’ stato realizzato dallo street artist Zed1 (pseudonimo di Marco Burresi) ed il suo titolo è #UnlockTheChange. E’ capace di assorbire lo smog prodotto da 79 automobili. Ogni giorno.
Photo Credit | Facebook Ansa Marche
Pesaro
Tante mani diverse che si stringono: il murales antismog che si trova a Pesaro è contro le discriminazioni. L’opera, che si intitola ‘Il filo di Arianna’, porta la firma dello sreet artist Mirko Cavallotto, in arte Loste.
Photo Credit | Facebook Luigi Giovanelli
Carrara
A Carrara si trova Impollinemesi: oltre che antismog, si tratta di un murales multimediale – che celebra l’importanza delle api nell’ecosistema – realizzato da Zed1 con il soundesigner Alessio Mosti e l’intervento scultoreo di Silvia Scaringella.
Photo Credit | Facebook IKEA
Rimini
Nell’ambito del progetto “Ikea loves eArth”, che coinvolge il colosso svedese insieme ad Airlite, è stato realizzato questo murales dall’artista Pao. Per chi volesse vederlo, si trova in via Tolemaide a Rimini.
Photo Credit | Facebook Airlite
Trento
Ultima, ma non per ordine di importanza opera tra i murales antismog più belli d’Italia è quella realizzata da Mattia Campo Dall’Orto in collaborazione con il MART. Si chiama “Lupi in città” e rappresenta il difficile rapporto millenario esistente tra l’uomo e questi affascinanti animali.
Palermo
Allo Sperone, un quartiere particolarmente degradato alla periferia sud-est di Palermo, un gruppo di cittadini, guidati dalla preside della scuola IC Sperone-Pertini, Antonella Di Bartolo,sono riusciti a far realizzare ben nove murales. L’ultimo firmato dall’artista Nino Carlotta, rappresenta Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, una coppia straordinaria di comici siciliani molto popolari negli anni Sessanta e Settanta.
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