Valentina, blogger mantovana che macina km in carrozzina per scoprire l’Italia accessibile

Tra le pagine del suo blog, Pepitosa in carrozza, la 36enne mantovana Valentina Tomirotti recensisce città e percorsi turistici a prova di disabilità. Per sensibilizzare sul turismo accessibile e inclusivo

guide turismo accessibile in italia

Prima di diventare giornalista e blogger, Valentina Tomirotti, 36 anni, creava gioielli, disegnati e realizzati pescando nella riserva della sua creatività. Il nome che aveva scelto per la collezione era Pepitosa, creando un aggettivo derivante dalla parola pepita. E, proprio come una pepita, una donna pepitosa è una donna che brilla, piena di luce e colori.

Aggettivo autobiografico, assolutamente, perché, nel raccontare la sua storia di donna in carrozzina Valentina sceglie sempre parole appartenenti al campo semantico della luce,dell’energia, del coraggio. Quello che ha avuto nel portare avanti i suoi progetti e la sua idea di imprenditrice mediale partendo da ciò che, da molti, sarebbe considerata una disabilità, cioè la sua impossibilità di camminare sulle proprie gambe. Affetta da Displasia distrofica, una patologia genetica rara caratterizzata da un difetto dell’accrescimento della cartilagine, Valentina vive una vita su ruote. E in fondo, qual è il sinonimo migliore di ruote, se non viaggiare?

Nasce così Pepitosa in carrozza, portando il nome del marchio di gioielli in un blog, prima, e in un progetto più ampio che coinvolge presenza online e iniziative offline, raccogliendo tutte le idee e le sue impressioni, vere e proprie recensioni sui viaggi che è possibile fare in carrozzina, valutando l’accessibilità di hotel, ristoranti, alloggi, locali e luoghi di interesse.

Valentina arriva nelle città che sceglie di visitare in auto, appositamente pensata per permetterle di viaggiare in totale autonomia, valuta l’accessibilità di trasporti, strutture ricettive e attrazioni, e ne scrive, raccogliendo materiale che poi viene rielaborato in vere e proprie guide per viaggiare in carrozzina. Criteri di valutazione sono, ad esempio, , la presenza di barriere architettoniche, la pavimentazione del suolo pubblico o la possibilità di accedere in modo semplice sul trasporto pubblico o in locali e negozi.

Chiunque viaggi, tra noi, conosce bene l’importanza di avere una guida valida che ci informa su cosa vedere o dove mangiare, ma se non siamo nelle condizioni di salire molte scale, per esempio, vorremmo esserne informati preventivamente. Che è, in buona sostanza, ciò che Valentina fa: informa chi vive sulle ruote su quanti scalini occorrono per salire sul Duomo, se l’ascensore è funzionante ed è facile da raggiungere, o, anche, se nella piscina di un albergo ci sia un sollevatore idoneo.

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A bordo della sua Pepi Mobile, l’auto che Valentina è riuscita ad acquistare anche grazie ad un progetto di crowdfunding e che riesce a guidare solo da un anno vista la difficoltà di trovare auto adatte a farla spostare senza avere accompagnatori, ha iniziato il suo viaggio percorrendo la penisola: da Mantova, dove vive, a Palermo, passando per altre capitali della cultura come Parma, Perugia e Matera. Perché cultura, per Valentina, è anche e soprattutto turismo accessibile e inclusivo.

Proprio la Città dei Sassi sembra essere il contrario dell’accessibilità, eppure, leggendo ciò che sul blog scrive, è una città che si è data molto da fare per rendere le sue bellezze fruibili anche ai portatori di handicap motorio, organizzando, ad esempio, servizi come l’Ape Calessino, un vero e proprio Apecar appositamente allestito per i tour tra i Sassi, prevedendo percorsi turistici  e strutture ricettive ad hoc.

Il viaggio di Valentina sarà documentato con una videocamera a bordo, con un format video pensato per gli appositi canali. A bordo con lei saliranno ospiti che illustreranno la loro idea di accessibilità o di inclusione, non solo dal punto di vista della disabilità, con il preciso obiettivo di sensibilizzare sul turismo accessibile. Perché viaggiare su ruote è sempre più facile, per fortuna, ma c’è tanta tanta strada da percorrere.

(Immagine in evidenza e a corredo del testo tratta dalla pagina Facebook di Pepitosa in carrozza)

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