La lavatrice è una delle principali fonti di microplastiche che poi, puntualmente, finiscono a mare. Con enormi danni per l’ambiente e per la diversità. Immaginate una cittadina di 100mila abitanti: qui, ogni giorno, dagli scarichi delle lavatrici arrivano l’equivalente di 15mila borse contenenti microplastiche.
GUPPYFRIEND WASHING BAG
Una parte consistente delle microplastiche deriva dal lavaggio di indumenti in materiali sintetici, come il poliestere. Queste fibre, essendo estremamente piccole, non possono essere filtrate dalla lavatrice o dagli impianti fognari. Da qui la soluzione brevettata dall’azienda tedesca Lanbrette: una sacca, la Guppyfriend washing bag, per contenere gli indumenti in materiali sintetici che rilasciano, in sede di lavaggio, le micidiali microplastiche. Stiamo parlando di capi di abbigliamento che valgono circa il 60 per cento del settore, concentrati in particolare nell’area della moda a basso prezzo, e anche a bassa qualità.
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COME FUNZIONA LA GUPPYFRIEND BAG
La Guppyfriend è una borsa composta da un materiale brevettato, la poliammide 6.6, che grazie alla sua maglia fitta e la sua robustezza riesce a trattenere le microplastiche, prima che vengano rilasciate nella lavatrice. La sua efficacia è stata testata da vari istituti scientifici, tra cui il DTNW, il Fraunhofer Institute UMSICHT e la University of California a Santa Barbara.
Il suo funzionamento è molto semplice: si inseriscono i vestiti di materiali sintetici al suo interno, si chiude e si mette in lavatrice. All’interno della lavatrice si possono poi aggiungere altri capi in fibra naturale e avviare un programma ad un massimo di 40°. Terminato il lavaggio, bisogna rimuovere i capi dalla washing bag finché sono ancora bagnati e raccogliere a mano le microfibre incastrate negli angoli. È importante sottolineare che le microplastiche non sono riciclabili e quindi andranno smaltite nell’indifferenziata. La sacca è garantita per cinque anni, anche se questa durata dipende ovviamente dal numero medio dei lavaggi settimanali.
La Guppyfriend bag è un’innovazione semplice ed efficace per limitare i danni dovuti alle ingenti quantità di plastica che ci accompagnano nella vita quotidiana. Tuttavia, bisogna sempre ricordare che la tecnologia non può essere l’unico modo per affrontare questo problema: bisogna innanzitutto regolamentare e limitare all’essenziale l’utilizzo di questo dannoso materiale. Ed evitare di disperderlo a mare.
La foto è tratta dal sito Guppyfriend.
“Guppyfriend” è candidato al Premio Non Sprecare 2021, nella sezione “Aziende”. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.
ALCUNI DEI CANDIDATI AL PREMIO NON SPRECARE 2021:
- L’app per gestire a casa l’erogazione di acqua
- R3UNITE, la startup di moda che pianta alberi in Africa ed elimina plastica nel Mediterraneo
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