Ogni tanto le Autorità di Garanzia, che dovrebbero tutelare i consumatori e impedire qualsiasi forma di abuso nei loro confronti, battono un colpo e giustificano la loro esistenza. E’ accaduto a proposito della multa di 5 milioni di euro che il Garante della privacy ha inflitto alla società Hera, la multiservizi baricentrata in Emilia – Romagna. Gli agenti incaricati del porta-a-porta, con la complicità dei dirigenti della società, hanno pensato bene di utilizzare i dati personali di 2.300 clienti per attivare servizi non richiesti. In alcuni casi sono state attivate persino polizze assicurative con firme false.
Questa prassi che viola la privacy, impone contratti non desiderati e falsifica firme, è spesso utilizzata dalle società che offrono a tappeto servizi e forniture telefoniche, di energia elettrica, di acqua. Il consiglio che arriva dalle associazioni dei consumatori è di non attivare mai servizi, accogliendo proposte delle aziende, per via telefonica, di non cambiare gestore se non in casi di reale convenienza, e di denunciare eventuali abusi direttamente agli uffici del Garante della privacy.
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