I gatti amano l’acqua? 

Un rapporto di odio-amore che risale alle origini della vita di questo animale. Comunque i gatti hanno bisogno di bere più dei cani. Le razze che amano l’acqua

I GATTI AMANO L’ACQUA?

I gatti amano l’acqua? Si discute molto sul rapporto tra gatti e acqua, facendo anche spesso confusione e arrivando a conclusione sbagliate che danneggiano l’animale.  Partiamo da due premesse: i gatti hanno un rapporto complicato con l’acqua, ma non per questo la odiano. In secondo luogo, i gatti hanno bisogno di bere tanta acqua, come i cani, per mantenere un corretto equilibrio idrico del loro organismo.

I GATTI AMANO L’ACQUA?

Il rapporto dei gatti con l’acqua è di odio-amore. E la motivazione fondamentale per la quale il gatto tende a tenersi a distanza dall’acqua, quasi a scansarla, è una sorta di eredità genetica, un istinto primordiale che risale ai primi tempi dell’addomesticamento dei felini. A ciò bisogna aggiungere il fatto che, probabilmente, il contatto con l’acqua, dal punto di vista del gatto, sia poco piacevole sia dal punto di vista tattile sia sul piano sensoriale.

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PERCHÉ AI GATTI  NON PIACE L’ACQUA

Nell’antichità i gatti hanno sempre vissuto in luoghi aridi e secchi: foreste, steppe, praterie, savane. Comunque lontano dal mare e dall’acqua. La maggior parte dei gatti che abbiamo nelle nostre case discendono da quei felini che vivevano lontano dall’acqua, che così non ha mai fatto parte della coscienza evolutiva dei gatti.

PERCHÉ AI GATTI NON PIACE IL BAGNO

Alla questione ancestrale c’è poi da aggiungere un aspetto molto pratico per il quale ai gatti, a differenza dei cani, non piace fare il bagno nell’acqua. Lo strato del mantello del gatto è resistente, ma se si inumidisce con l’acqua diventa molto pesante. Il gatto a quel punto si sente poco flessibile e poco veloce, e non è più isolato dal freddo. E’ a disagio, come ha spiegato bene Kelley Bollen,  una delle maggiori esperte americane di comportamento animale. Infine, sempre secondo gli studi della Bollen, i gatti sanno lavarsi da soli, e passano molto tempo a pulire il loro mantello con la lingua. Liberano così sul mantello odori che servono a marcare il proprio territorio ed a parlare con altri gatti. Se arriva l’acqua, questi odori scompaiono dal peno e ciò infastidisce e disorienta il gatto.

QUANTO BEVE IL GATTO?

In compenso, al gatto piace bere: è consigliabile lasciare sempre dell’acqua disponibile in una ciotola ampia e non attaccata a quella del cibo. Meglio in ceramica o in acciaio, perché la plastica altera il gusto dell’acqua e ciò non piace ai gatti. Sulla quantità, dipende da alcuni fattori: la temperatura ambientale, la tipologia di cibo con il quale il gatto si nutre, la sua attività fisica, il suo stato nutrizionale. I gatti, contrariamente a quanto si può pensare, si sono evoluti e hanno bisogno di molta acqua ogni giorno, più dei cani. Sono anche molto sensibili al gusto dell’acqua: per noi non ha sapore, ma per loro è una gustosa bevanda. In ogni caso l’idratazione del gatto è fondamentale per alcuni aspetti della sua salute:

  • Previene infezioni alle vie urinarie e calcoli renali nei gatti
  • Garantisce il buon funzionamento di organi vitali, come i reni e il fegato
  • Assicura una buona digestione
  • Regola la temperatura corporea del gatto, in particolare nei mesi caldi
  • Fa in modo che l’urina sia fluida

RAZZE DI GATTI CHE AMANO L’ACQUA

Alcune razze di gatti non solo non temono l’acqua, ma addirittura la cercano. Tra queste:

  • Il Turco Van, un gatto di origine turca che ama il nuoto e i giochi nell’acqua.
  • Il Maine Coon è un cane grande, che pesa dai 6 ai 10 chili. Ama l’acqua e la neve, dove si trova perfettamente a suo agio, anche per giocare
  • Il Norvegese delle Foreste è una razza di gatti con mantelli lucidi e pesanti, abituati persino ad accompagnare i cacciatori durante la pesca nei fiumi: da qui la loro peculiare passione per l’acqua.
  • Il Siberiano, l’Abissino. Il Bobtail Giapponese, il Manx e il Bengala sono tutti considerati gatti acquatici.

COME FARE IL BAGNO AL GATTO

Considerando tutte le premesse necessarie, e dopo avere esaminato nei dettagli il rapporto tra il gatto e l’acqua, possiamo arrivare alla conclusione che il gatto può essere lavato. Senza esagerazioni e ossessioni, e senza lo spreco di inutili prodotti industriali. Ma semplicemente con l’acqua calda, come spieghiamo qui.

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