I veleni che respiriamo e i danni che provocano

Il biossido di zolfo è un gas che irrita occhi e mucose. Il particolato danneggia il cuore e può provocare il cancro al polmone. Gli ossidi di azoto colpiscono fegato e milza

tosse

Viviamo soffocati dai veleni. E sappiamo bene da dove arrivano: dallo smog delle auto e degli impianti di riscaldamento e raffreddamento, dalle industrie, dall’agricoltura, dal trasporto , dall’energia e dai rifiuti. Secondo le statistiche ogni anno muoiono tra 8 e 9 milioni di persone a causa dell’inquinamento atmosferico. Ma ogni veleno ha i suoi tragici effetti sulla nostra salute e colpisce, come un missile ben puntato, una parte specifica dell’organismo.

Danni SO2

Il biossido di zolfo (SO2) è un gas incolore, dall’odore pungente e irritante. Si forma nel processo di combustione per ossidazione dello zolfo presente nei combustibili fossili, innanzitutto carbone, gasolio e olio combustibile. Si tratta di un gas irritante per gli occhi e per le vie respiratorie, e nel medio-lungo termine colpisce anche le mucose nasali. Provoca affaticamento, ansia e mal di testa.

Danni PM

La siglia PM10 si riferisce alle polveri sottili, particelle solide e liquide sospese in aria che possono essere emesse da sorgenti naturali ed antropiche oppure da reazioni chimiche e fisiche. Tra le sorgenti antropiche troviamo le emissioni dovute al traffico, prodotte da macchinari e veicoli vari, da combustione di carbone ed oli, da processi industriali o dalla combustione di residui agricoli. Le polveri sottili possono rimanere nell’aria per molto tempo e sono in grado di penetrare nell’organismo peggiorando eventuali attacchi di asma, aggravando bronchiti e malattie polmonari, riducendo in generale la resistenza ad eventuali infezioni.

Danni NOx

La sigla NOx si riferisce agli ossidi di azoto e alle loro miscele. Tra questi rientra il biossido di azoto, una sostanza particolarmente inquinante particolarmente pericolosa per chi soffre di asma, malattie respiratorie croniche o cardiache. Il biossido di azoto, in concentrazioni elevate oltre i 10 ppm, causa irritazioni delle mucose e degli occhi e vari problemi respiratori, mentre un’esposizione di lunga durata può aumentare il rischio di infezioni polmonari e provocare alterazioni polmonari.

Danni O3

L’ozono (O3), come spiega il Ministero della Salute, è un gas composto da molecole instabili con un odore pungente e dotato di grande reattività. Nell’uomo può provocare irritazioni alle mucose oculari e alle prime vie aeree, tosse, problemi respiratori di varia tipologia. Le sorgenti sono sia naturali che antropiche, per esempio dovute ai motori a combustione, mentre in casa può essere prodotto da sistemi di combustione, fumo di tabacco, spray, filtri elettronici di pulizia dell’aria non sottoposti ad adeguata manutenzione e via dicendo.

Danni BaP

Il benzo(a)pirene (BaP) rientra tra gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) che troviamo ovunque nell’atmosfera. Sono prodotti dalla combustione incompleta di materiale organico, dall’uso di olio combustibile, gas, carbone e legno per produrre energia. Mentre le emissioni veicolari sono la principale fonte antropica. Vengono inoltre prodotti in ambito industriale da vari tipi di attività, tra cui la lavorazione dei metalli. Gli IPA non risultano particolarmente tossici per l’uomo, sebbene siano stati riportate in alcuni casi lesioni della cute, anemia emolitica, cancerogenesi per esposizione occupazionale.

Danni NH3

L’ammioniaca (NH3) è una sostanza gassosa dall’odore particolarmente intenso ed è tossica. L’ammoniaca è fortemente irritante e i fumi di ammoniaca possono irritare diversi tessuti, dalla pelle agli occhi, dal naso ai polmoni.

Come facciamo a respirare

Per scansare i veleni, è importante sapere come respiriamo. In pratica, assumiamo ossigeno ed eliminiamo anidride carbonica in due fasi. La prima è l’inspirazione, con la quale l’aria attraversa le vie aeree superiori e i bronchi, per poi entrare nei polmoni. Nella seconda fase, invece, sono i polmoni ad espellere l’aria precedentemente inspirata.

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