Il 2102 sara l’anno dell’auto elettrica? In Europa e in Cina sicuramente, quanto all’Italia si avvicina una svolta. Sempre che…

Noi e l’auto, con la domanda delle cento pistole: il 2012 sarà l’anno di quella elettrica? I segnali vanno tutti, o quasi, in questa direzione, anche se la strada per arrivare a un punto di svolta sul mercato, sui consumi e sugli stili di vita, è ancora lunga. Partiamo dal primo dato: gli italiani usano […]

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Noi e l’auto, con la domanda delle cento pistole: il 2012 sarà l’anno di quella elettrica? I segnali vanno tutti, o quasi, in questa direzione, anche se la strada per arrivare a un punto di svolta sul mercato, sui consumi e sugli stili di vita, è ancora lunga. Partiamo dal primo dato: gli italiani usano sempre meno l’automobile , specie nei centri urbani, e come segnala un recente studio del  Censis un cittadino su cinque ha ridotto l’utilizzazione del proprio veicolo. La recessione morde, la benzina e l’assicurazione volano, lo spreco di consumi automobilistici compulsivi ( con relativi danni ambientali)  si riduce. Si aprono così spazi importanti, per la diffusione della city car in versione elettrica. E qui veniamo al secondo segnale di svolta: i modelli delle case automobilistiche. Nel 2012 sbarcheranno sul mercato auto elettriche, per esempio della Renault (con ricariche delle batterie che potranno arrivare a coprire fino a 250 chilometri di percorso), della Nissan e della Fiat (non in Italia, ma in America attraverso la controllata Chrysler), mentre sono già state messe in circolazione tra Roma e Milano, come esperimento, 140 Smart a emissioni zero. I prezzi dei modelli in arrivo sono ancora proibitivi, se si considera cha parliamo di cifre tra i 20mila e i 28mila euro: ma è molto probabile, ed ecco un altro fattore determinante per il cambiamento, che gli incentivi per l’auto elettrica si moltiplicheranno. Già oggi in molti paesi europei, dalla Francia all’Inghilterra, o anche nella Cina locomotiva del mondo, questi incentivi toccano e superano la soglia dei 5mila euro, ed è probabile che anche in Italia, bilanci pubblici permettendo, si arrivi a qualcosa del genere. Esattamente nel 2012, visto che esiste una proposta di legge per introdurre gli incentivi all’acquisto dell’auto elettrica, firmata da 13O parlamentari di tutte le forze politiche. E visto che il nuovo ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, si è presentato al Senato, in occasione dell’insediamento del governo Monti, appunto con un’auto elettrica. Un gesto non casuale, e un messaggio politico che non è certo marketing per catturare consensi tra gli elettori: è l’indicazione di una linea, possibile e importante per la correzione della mobilità urbana. Infine i rifornimenti: non siamo all’anno zero con la rete di colonnine (l’Enel ne ha già installate 400), ma per arrivare a qualcosa di compiuto e di solido servono investimenti, accordi a largo raggio per gli impianti, la distribuzione e la tempistica dei consumi, provvedimenti e delibere delle amministrazioni locali: servono cioè quelle azioni che gli economisti chiamano sistemiche. Ma il 2012, forse, è un anno nel quale in Italia si tornerà a ragionare in termini di sistema Paese, di interessi collettivi e non solo di singole categorie eo persone. Forse, anzi diciamo meglio: sicuramente, almeno speriamo.

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