Il catalogo degli sprechi fotografa l’Italia che non sa spendere i soldi pubblici

Il catalogo degli sprechi raccolti dalla Corte dei Conti, attraverso la ricognizione del lavoro delle Procure regionali, è molto istruttivo. Dentro c’è di tutto, come potete vedere cliccando qui per leggere i casi più eclatanti denunciati dai giudici contabili. LEGGI ANCHE: Sprechi in agricoltura: dai viaggi ai profumi con le carte di credito aziendali A […]

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Il catalogo degli sprechi raccolti dalla Corte dei Conti, attraverso la ricognizione del lavoro delle Procure regionali, è molto istruttivo. Dentro c’è di tutto, come potete vedere cliccando qui per leggere i casi più eclatanti denunciati dai giudici contabili.

LEGGI ANCHE: Sprechi in agricoltura: dai viaggi ai profumi con le carte di credito aziendali

A Trieste buttano milioni di euro per un museo che non ha mai aperto, a Genova costruiscono un parcheggio su un’area vincolata, in provincia di Bologna acquistano interi palazzi che nessuno utilizza, in Sicilia sono specializzati nelle consulenze a pioggia.

Lo spreco di soldi pubblici, fotografato dalla Corte dei Conti, appare nella sua completa rotondità. E’ il frutto avvelenato di complicità che investono la politica, la pubblica amministrazione, alcune categorie professionali: un vero circuito nel nome della spesa inutile e allegra.

Inoltre lo spreco è al confine tra il furto e il malaffare, la cattiva amministrazione e l’inefficienza della burocrazia. Con un unico capolinea: le tasche dei cittadini.

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