IL GIARDINO DI BETTY GENOVA –
Il progetto, nato dall’originale idea di Nicolas Meletiou, Managing Director di Eso Ecological Services Outsourcing, si basa sulla promozione della cultura del “ciclo del riciclo” a partire dal corretto smaltimento di scarpe sportive consumate, raccolte attraverso appositi contenitori ESObox sport, posizionati nella città di Genova dall’Amiu, Azienda Multiservizi e d’Igiene Urbana. Le scarpe sono state poi sottoposte ad un processo di separazione della suola dalla tomaia attraverso il quale è stata estratta la materia prima seconda necessaria alla creazione di un’ideale pavimentazione anticaduta.
LEGGI ANCHE: Scarpe da ginnastica, non sprecatele. Possono aiutare i missionari nel mondo
PARCO GIOCHI IL GIARDINO DI BETTY GENOVA –
Grazie alla cooperazione tra le due aziende, ESO e Amiu, e attraverso il supporto dell’Associazione GOGREEN Onlus, è stato possibile realizzare uno spazio dedicato ai più piccoli: il giardino di Betty, dedicato a Elisabetta Salvioni Meletiou, moglie di Nicolas Meletiou. Il parco giochi, il secondo a Genova, riqualifica una superficie di 250 metri quadrati nel bellissimo Porto Antico, una location scenografica nel capoluogo ligure che ospita musei, centri culturali, gallerie commerciali, cinema e centri d’eccellenza dedicati al gusto. Da quanto dichiara Alberto Cappato, Direttore Generale Porto Antico, “L’iniziativa si inserisce nell’ambito di un percorso avviato dal Porto Antico nella direzione della sostenibilità e più in generale dell’efficientamento energetico. Siamo certi che il pubblico apprezzerà la nuova pavimentazione e ringraziamo di cuore Amiu e ESO per la collaborazione”.
Inclusività sociale –
Nicolas Meletiou ha dichiarato che “Ritornare in Liguria ad inaugurare il 2° Giardino di Betty è una grande soddisfazione soprattutto perché è la conferma che i genovesi sono persone attente all’ambiente e sensibili a progetti di ecosostenibilità. Un progetto come il nostro deve essere vissuto e condiviso in prima persona dalla cittadinanza, a partire dagli adulti fino ai bambini che da oggi, anche al Porto Antico, sanno che possono saltare e divertirsi su una superficie anticaduta che una volta era una scarpa sportiva, magari proprio la loro”. Il punto essenziale del progetto è, infatti, il valore della partecipazione privata: l’indice di inclusività sociale non sta solamente nella possibilità di tutti i cittadini di godere del bene comune ma ancor di più nella dipendenza del bene dal singolo cittadino, in quanto è stato lui stesso il principale fornitore della materia prima senza la quale il progetto non avrebbe potuto trovare luce.
Il progetto è in concorso per l’edizione 2016 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui!
Se il progetto ti è piaciuto condividilo su Facebook, Twitter e G+!
PER APPROFONDIRE: I campi da calcio realizzati attraverso il riciclo delle vecchie gomme d’auto
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.