C’e’ una lunga fila di visitatori in attesa per dare un primo sguardo al nuovo museo di Arte contemporanea a Roma, il Maxxi, i cui lavori strutturali sono ormai finiti, mentre l’apertura degli spazi espositivi e’ prevista per la prossima primavera. E’ un’opera suggestiva, ambiziosa, e gli esperti sono divisi sulla sua funzionalita’. Ma due cose sono sicure: l’archistar Zaha Hadid ha firmato un museo degno di una grande capitale e, seconda certezza, i costi dell’opera sono volati innanzitutto a causa delle continue interruzioni dei lavori per mancanza dei fondi. Cosi’ il Maxxi che doveva costare “solo” 50 milioni di euro, dopo oltre 15 anni di travagli rappresenta un conto per le casse dello Stato di 150 di euro. Il triplo. A conferma del fatto che il primo spreco della politica, e della pubblica amministrazione, e’ quello di non decidere. Tanto alla fine, c’e’ sempre qualcuno che paga.
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