IN America di discute ovunque, dalle pagine dei commenti sui giornali ai programmi televisivi di intrattenimento, sulla nuova tendenza che sta investendo un intero popolo. The new frugalilty, letteralmente la nuova frugalita’. E cioe’ uno stile di vita piu’ sobrio, meno appariscente, e innanzitutto una risposta concreta per non cedere al panico della grande crisi, e anzi per guardarla in positivo.
La tendenza ha molti effetti, per esempio nei consumi. Se il calo medio nelle vendite dei marchi leader nel settore del lusso, durante l’ultimo trimestre del 2008, e’ stato attorno al 10 per cento, e’ anche vero che molte maison sono gia’ corse ai ripari. Modificando alcuni assiomi del marketing (piu’ sobrieta’ e meno appariscenza), e lanciando linee, per dirla con uno slogan francese “chic et pas cher”, eleganti ma non costose. Se il fenomeno dovesse consolidarsi, sarebbe smontata un’intera letteratura economica che declina un’eventuale ripresa soltanto nel nome di una nuova spinta al consumo, allo spendere, sempre e comunque. In realta’ the new frugality dimostra che una cultura antispreco, applicata anche ai consumi voluttuari, puo’ generare nuove opportunita’ e perfino nuovi prodotti.
Il secondo aspetto interessante di questo cambiamento di massa riguarda l’atteggiamento psicologico degli americani. Da cittadini pragmatici quali sono, non hanno alcuna intenzione di piangersi addosso all’infinito sulle rate del mutuo in scadenza o per l’estratto conto della carta di credito da pagare a fine mese. Gli americani reagiscono. E sembrano intenzionati a contrastare la recessione con lucidita’, con metodo, perfino con quella sana ingenuita’ che ne fa un popolo sempre proiettato avanti. Un esempio? Se fate un giro nella rete di Internet, scoprirete che si stanno moltiplicando i blog familiari o, al massimo, con gruppi di famiglie. Si scambiano notizie utili sulla spesa, su dove si risparmia e sui veri saldi, o anche consigli pratici per ridurre i consumi di energia. Una signora ha avvertito tutte le sue amiche in rete di non comprare mai il formaggio gia’ grattugiato. E’ uno spreco, ha scritto, con tanto di numeri sui consumi dei suoi figli.
Infine, il ritorno alla frugalita’ in America e’ carico si significati etici, perfino filosofici, come dimostra il libro Frugality (Peter Lang Publishing), ormai un best seller della saggistica. Si riscoprono cosi’ i classici del pensiero greco e latino, e si ricorda che Epicuro, il maestro dei piaceri, sottoponeva i suoi discepoli a una prova molto dura: una dieta con pane e acqua per alcuni giorni. La frugalita’ serve anche per godersi la vita.
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