Il sorpasso è avvenuto: in Italia si vendono più biciclette che automobili. Un evento storico, che non si era mai verificato dall’ultimo dopoguerra. Nel 2011, infatti, in Italia sono state acquistate 1.748.143 macchine e 1.750.000 bici, mentre ormai sono 25 milioni gli italiani che posseggono il mezzo a due ruote a pedali. Così mentre le vendite di auto continuano a precipitare (siamo ai livelli del 1964), con il nono calo consecutivo ad agosto rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, i ciclisti crescono visibilmente.
E i margini sono enormi: soltanto il 3,8 per cento degli italiani si sposta, in città, sulle due ruote rispetto al 9,5 per cento della media europea. I motivi del sorpasso sono facilmente spiegabili. La Grande Crisi colpisce un certo tipo di consumi, e l’auto sconta l’aumento del carburante, la difficoltà di circolazione, la mancamza di percheggi e l’impennata dei costi indiretti, dal bollo all’assicurazione. Per questi motivi viene eliminata. Certo: siamo ancora lontanissimi dalla dotazione di infrastrutture per i ciclisti degli altri paesi europei. Basti pensare, per esempio, che in Germania ci sono già 40mila chilometri di piste ciclabili, dieci volte in più rispetto all’Italia. Chissà che il mutamento degli stili di vita dei cittadini non induca gli amministratori locali ad aumentare i percorsi per le bici rendendoli sempre più sicuri.
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