Dal 27 settembre, gli utenti indiani potranno tirare un sospiro di sollievo. La nuova direttiva dell’autorità indiana per le telecomunicazioni, presentata a inizio settembre e in vigore da questo martedì, fissa un tetto massimo per l’invio di messaggi da ogni singola sim: non più di 100 al dì. Pena multe salate, e la sospensione del servizio, di cui dovranno preoccuparsi gli operatori mobili che gestiscono le comunicazioni in India. Per il Paese asiatico, è questo l’ultimo dei tentativi di bloccare l’invio di spam via testo ai cellulari indiani, pratica diffusa su larga scala qui più che altrove, totalmente deregolamentata, e in balìa delle società di tele-marketing, che hanno sempre aggirato i provvedimenti precedenti senza rispettarne i confini.
UTENTE-BERSAGLIO – Ogni numero di cellulare indiano riceve ogni giorno qualche decina di messaggi da numeri sconosciuti: la pratica è così diffusa che capita di vederli arrivare nel cuore della notte, all’alba, in indi o in inglese, a pubblicizzare una dieta miracolosa o un prestito a tassi interessanti, o ancora, finti messaggi d’amore per convincere a entrare in una chat erotica, annunci di nuovi concorsi da supermercato e strabilianti vincite, e così via. Accade anche con le telefonate a voce sul numero di cellulare. Dalla mattina all’alba alla sera tardi, il rischio è di ricevere chiamate da numeri sconosciuti anche più volte al giorno. Ancor più di frequente, si ricevono squilli da altri numeri di telefono, e se si richiama si viene dirottati su un call center che ha sempre una offerta da presentare.
L’ELENCO SPECIALE – Dalla parte dell’utente, il solo escamotage possibile è quello di iscriversi alla cosiddetta «do not call list», uno speciale elenco telefonico attivo dal 2009 che contiene tutti i numeri di chi non vuole essere disturbato da messaggini o telefonate pubblicitarie. Per farlo, basta mandare un sms a un numero gratuito, e si verrà automaticamente inseriti. Ma ciò non basta: anche chi ha optato per questa scelta riceve ugualmente offerte ed sms indesiderati. Nonostante i divieti, le società incaricate di contattare i possibili clienti hanno continuato senza sosta a chiamare tutti indistintamente. E i contatti sono continuati anche dopo la minaccia, dello scorso dicembre, di inasprire le multe per i tele-marketer recidivi mentre il divieto di mandare sms tra le 9 di sera e le 9 di mattina, altra norma introdotta quest’anno, non viene rispettato quasi mai.
LA LEGGE DEI 100 – Dopo i molti passi falsi, ora la Trai (Telecom Regulatory Authority of India) ripone tutte le sue speranze nella nuova legge. Da ogni sim non potranno partire più di 100 sms al giorno, e a bloccarne gli invii dovrà occuparsi l’operatore incaricato del servizio, ma nei giorni di grandi feste religiose o nazionali questo divieto decade, per permettere a tutti di restare in contatto con familiari e amici e scambiarsi gli auguri. La nuova regola però ha già fatto indispettire le società tlc, riunite nell’associazione Coai (Cellular Operators Association of India), che argomentano come tale limite violi la libertà di comunicazione individuale.
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