L’India ha conquistato un terribile primato: è il primo Paese al mondo tra gli inquinatori con la plastica. Le cifre, svelate da una ricerca dell’Università di Leeds e pubblicate sulla rivista Nature, sono inquietanti. Dei 50,2 milioni di tonnellate di emissioni globali di plastica, ben 9,3 milioni, pari a un quinto del totale, sono emesse dall’India. Nei quartieri popolari della capitale indiana, New Delhi, le discariche a base di plastica spuntano come i funghi: a Ghazipur, a Bhalswa, a Okhla. Da sola, l’India scarica nell’ambiente quantità di plastica equivalenti a quelle di quattro nazioni che la seguono nella classifica dei Paesi inquinatori: Nigeria, Indonesia, Cina e Russia. E tutto questo nonostante che il governo indiano, dal 2022, abbia vietato la vendita di 19 categorie di prodotti di plastica monouso. Le cause di questo primato sono innanzitutto legate alla curva demografica (in India la popolazione è in crescita) e al conseguente aumento di consumi che generano sempre più rifiuti, specie di plastica. E anche a un sistema di raccolta e smaltimento che non funziona, e anzi è pieno di buchi coperti dall’aumento delle discariche.
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