INQUINAMENTO ALLEVAMENTI INTENSIVI –
A fronte di una popolazione di 60 milioni di persone, in Italia vivono 136 milioni di polli, 8,7 milioni di maiali, 6,1 milioni di mucche, 73,5 milioni di conigli e 25,2 milioni di tacchini. Animali che consumano il 50% dei cereali prodotti nel nostro Paese e il 71% degli antibiotici disponibili nel nostro territorio. Dopo Spagna e Germania, l’Italia è il terzo maggiore utilizzatore di antibiotici negli animali da allevamento in Europa.
Per non parlare degli effetti sull’ambiente: gli allevamenti intensivi sono responsabili del 79% delle emissioni di ammoniaca prodotte nella Penisola e del 72% delle emissioni di gas serra generati dall’agricoltura sono prodotti proprio dall’allevamento, a cui vanno aggiunte le emissioni di CO2 prodotte dall’agricoltura finalizzata alla produzione di mangime.
IL TUO ALLEVAMENTO –
Per denunciare la situazione e sfatare il mito della “bella fattoria” riproposto in ogni giocattolo per bambini e nelle pubblicità, il Compassion in World Farming (CIWF) Italia onlus, associazione italiana che lavora per la protezione e il benessere degli animali negli allevamenti, ha lanciato “Il tuo allevamento”.
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Si tratta di un divertente gioco online in grado però di far riflettere su quello che accade davvero negli allevamenti intensivi, sottolineando quali sono i suoi costi a livello ambientale e sociale.
Grazie a una grafica accattivante, all’uso del sarcasmo e alla possibilità di interagire, si apprende velocemente che gli animali negli allevamenti non pascolano all’aria aperta, ma sono ammassati in capannoni chiusi, senza finestre, o in piccole gabbie, dall’inizio alla fine della loro vita.
Per “vincere” è necessario usare antibiotici e mangimi a base di soia, magari coltivata in Brasile, a scapito di deforestazione e perdita di biodiversità. È poi anche importante tenere le porte chiuse dei capannoni per evitare che i clienti si indignino per quello che vi accade dentro.
Una volta trasformati gli animali in cibo, le etichette potranno essere ingannevoli, ma i prodotti verranno venduti lo stesso nei supermercati.
CIWF ITALIA ONLUS –
Il gioco, però, ha anche un messaggio positivo ed educativo. Alla fine, i giocatori possono decidere di abbattere i muri dei capannoni e gli animali possono tornare nei pascoli al sole e all’aria aperta.
A “Il tuo allevamento” si abbina una campagna che prevede l’estrazione di alcuni animali da allevamento giocattolo, simili a quelli virtuali e prodotti in edizione limitata. Inoltre, ogni 2mila persone che si iscrivono, un animale giocattolo sarà spedito a un personaggio influente che possa diffondere il messaggio in tutto il mondo.
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“Siamo orgogliosi di potere lanciare anche in Italia ‘Il tuo allevamento’, una iniziativa che va dritta al cuore del problema: la mancanza di trasparenza di un sistema, quello intensivo, che, per ottenere accettazione sociale, ricorre a ogni genere di falsità, da quelle su un presunto rispetto del benessere animale, a quelle sulla sua ‘sostenibilità’ – dichiara Annamaria Pisapia, direttrice di CIWF Italia Onlus –. La verità è invece quella svelata da ‘Il tuo allevamento’: il sistema intensivo è crudele verso gli animali, mette a rischio la salute pubblica e distrugge l’ambiente. Si tratta di un ‘gioco serio’ che mostra anche la semplicità della soluzione: ognuno di noi, con i propri comportamenti di consumo, può aprire quelle porte, scegliendo di escludere i prodotti derivanti da allevamento intensivo, senza se e senza ma. Una scelta rivoluzionaria che se tutti portassimo avanti con coerenza, porterebbe in breve tempo alla fine della più grande causa di sofferenza animale sul pianeta”.
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