Quando viaggiare fa male al pianeta: ecco quanto sono inquinanti le nostre vacanze

Inquinamento e turismo, qual è il nesso? Una notte in hotel regala all'atmosfera 7 chilogrammi di biossido di carbonio e ogni turista produce 3 chilogrammi di rifiuti solidi. Per non parlare dello spreco di acqua o della perdita della biodiversità marina

inquinamento e turismo

INQUINAMENTO E TURISMO

Un proverbio indiano recita che viaggiare alla scoperta dei paesi ci aiuta a trovare il continente in noi stessi. Ma che succede quando i paesi che vogliamo scoprire sono inquinati proprio dalla voglia che abbiamo di conoscerli e visitarli? In altre parole, qual è il nesso tra inquinamento e turismo?
La chiamano morte per turismo: la fine progressiva e scientifica di mete molto ambite perché i residenti sono numericamente assai inferiori ai turisti, o perché quel territorio viene sfruttato e depredato da un turismo assolutamente non sostenibile. I casi sono numerosissimi, dalle spiagge di sabbia preziosa della Sardegna, progressivamente erose dai ladri di sabbia fino a esaurirsi, al caso della sindaca di Barcellona, Ada Colau, che, all’inizio del suo mandato, ha pensato di emanare un’ordinanza per limitare il turismo affollato e massivo. Per non fare la fine di Venezia, a suo dire.

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INQUINAMENTO TURISTICO

Pur senza arrivare a casi così limite,è necessario prendere consapevolezza della necessità, assoluta e non più rimandabile, di ripensare il concetto stesso di turismo, renderlo davvero più sostenibile ed eco-friendly. Le vacanze infatti, soprattutto in Italia, rischiano di distruggere numerosi siti di interesse culturale e ambientale, in termini di inquinamento puro e semplice, e di sfruttamento delle risorse.

Dall’arrivo in aeroporto, fino alla partenza, passando per il soggiorno: da turisti inquiniamo quasi più che quando siamo nel nostro paese di provenienza. A partire dalle emissioni di biossido di carbonio. Che, come spiega una ricerca dell’Università di Sidney, aumentano quando siamo in viaggio, poiché quando viaggiamo tendiamo a spendere di più per trasporti e shopping, con conseguenti emissioni di carbonio più elevate. Molte di più di quelle di cui saremmo responsabili nel posto in cui, invece, viviamo.

Insomma: in vacanza, secondo lo studio dell’università australiana, siamo responsabili di circa l’8% delle emissioni globali di gas serra, cifra alla quale va aggiunto il 2% delle emissioni prodotti dall’aviazione a uso civile, derivanti dalla combustone del biossido di carbonio, e l1% causati da hotel, bnb, alberghi e tutte le strutture ricettive. Una notte di pernottamento in albergo, l’opzione più inquinante, regala all’ambiente 6,9 kg di Co2.

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IMPATTO AMBIENTALE TURISMO

Tuttavia, non è solo l’inquinamento atmosferico a preoccupare. Il programma ambientale delle Nazioni Unite stima che circa il 14% di tutti i rifiuti solidi globali è prodotto ogni anno esclusivamente dall’industria turistica, e che ogni singolo turista ne produca 1 o 2 chilogrammi ogni giorno, una media troppo spesso superiore a quella dei locals, cosa che rischia di ingenerare un tilt per cui, non potendo fare fronte allla maggiore domanda, i rifiuti finiscano mal smaltiti, inceneriti o in discariche abusive e insalubri.

E che dire, invece, del consumo di acqua del settore del turismo? A un primo sguardo potrebbe non essere un problema, ma basta un’occhiata più approfondita per notare quanto lo spreco di acqua dolce e potabile, tra piscine, spa e idromassaggi, raggiunga cifre da capogiro. Uno sfruttamento insostenibile se si pensa alla grandissima scarsità di acqua da bere in alcune delle mete di vacanza più ambite: non c’è acqua sufficiente a soddisfare il bisogno locale ma ce n’è in abbondanza per il turismo irresponsabile.

inquinamento e turismo

VACANZE E INQUINAMENTO

In ultimo, ma non ultimo, anche le attività che svolgiamo durante la nostra vacanza da sogno, rischiano di diventare un pericolo per l’ecosistema. Esattamente ciò che accade nel caso delle immersioni, dello snorkeling e più in generale degli sport acquatici, che possono sicuramente alterare il fragile ecosistema marino favorendo l’acidificazione dell’acqua e impedendo alla barriera corallina di riprodursi.

Un paradosso: vogliamo girare il mondo  e visitarlo tutto non sapendo che a causa dei nostri comportamenti di viaggio, quegli stessi posti che vogliamo visitare potrebbero non esserci.

Come sempre, la soluzione parte sempre da noi stessi, dai piccoli gesti di civiltà quotidiani: perché, per esempio, non gettiamo via i rifiuti che abbiamo prodotto dopo esser stati in un posto?

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