Intestino pigro: cause, rimedi e prevenzione

Bere molto, assumere fibre e mangiare frutta e verdura. Camminare. Andare in bagno con una posizione alla turca. Ed evitare gli zuccheri

intestino pigro

INTESTINO PIGRO

L’intestino pigro è un disturbo molto diffuso, ne soffrono circa 10 milioni di italiani, in maggioranza donne.  Ma nonostante questa sorta di epidemia, si può superare attraverso alcuni rimedi naturali che riguardano l’alimentazione e lo stile di vita. Senza così ricorrere ai farmaci indicati per contrastare l’intestino pigro.

COME SBLOCCARE INTESTINO PIGRO

Pesantezza, gonfiore, nervosismo, scarso appetito: sicuramente l’intestino pigro si traduce in un peggioramento della qualità della vita. E dunque va affrontato senza indugi.  La stipsi, uno dei principali effetti dell’intestino pigro può essere cronica (se si manifesta per periodi lunghi, mesi o anni), acuta (solo in situazioni temporanee) occasionale (durante un viaggio o in seguito a cambiamenti climatici).

CAUSE

Le principali cause dell’intestino pigro possono essere l’avanzare dell’età, e quindi fattori prettamente fisiologici, lo squilibrio ormonale durante la gravidanzauna scorretta alimentazione, o fattori psicologici come forme di stress per lavoro o studio, ma anche nervosismo e preoccupazione.

Bisogna considerare inoltre anche una buona idratazione, circa un litro e mezzo d’acqua al giorno è il fabbisogno da soddisfare. Un insufficiente apporto di acqua può non solo essere una delle cause legate all’intestino pigro, ma anche innescare altri processi negativi nel nostro organismo.

Un altro fattore di rischio può essere la sedentarietà e la mancanza di attività fisica. Il corpo ha bisogno di essere attivato con un esercizio regolare praticato quotidianamente. In assenza di movimento, l’organismo diventa pigro, così come anche il metabolismo.

L’intestino pigro può anche essere una condizione provocata da somministrazione di determinati farmaci, e l’abuso, specie di antidepressivi e di antiacidi. In alcuni casi, un intervento chirurgico, specialmente se localizzato nella zona dell’addome, può momentaneamente portare ad uno squilibrio.

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SINTOMI

Ci sono alcuni sintomi inequivocabili dell’intestino pigro.

  • Si tratta di un rallentamento del transito intestinale, per il quale le feci possono restare diverso tempo nel tratto enterico. Diventando così più difficili da espellere.
  • Gonfiore addominale, pesantezza di stomaco e dolore durante l’evacuazione.
  • Alito cattivo. In particolare la mattina presto, al momento del risveglio.

RIMEDI NATURALI

Come risvegliare l’intestino con i rimedi naturali? La risposta è un mix che riguarda gli stili di vita e l’alimentazione.

  • Bere almeno due litri di acqua al giorno. Una buona idratazione è fondamentale.
  • Assumere almeno 20-30 grammi di fibre al giorno. In particolare attraverso questi cibi: cereali integrali, verdura e fagioli. Anche il kiwi è un frutto che aiuta a stimolare l’intestino.
  • Eliminare fritti e carne rossa e condimenti troppo elaborati.
  • Sostituire lo zucchero con il
  • Iniziare la giornata bevendo al mattino, a digiuno, un bicchiere di acqua calda o tiepida con un po’ di succo di limone e mezzo cucchiaino di miele. Serve a ripulire l’intestino, eliminare le scorie e sgonfiare la pancia.
  • Privilegiare la dieta mediterranea.
  • Fare attività fisica con regolarità, a partire da frequenti
  • Scegliere il nuoto come sport, il più adatto a risvegliare l’intestino.
  • Non passare troppo tempo seduti sul water e assumere la posizione alla turca quando si va in bagno.

ERBE NATURALI

Per combattere l’intestino pigro possono essere utili anche alcune tisane a base di erbe naturali. In particolare: tarassaco, malva e camomilla.  Molto utili anche la liquirizia e il finocchio, come lo zenzero e la menta piperita.. Le tisane a base di erbe naturali sono comunque sconsigliate durante il periodo della gravidanza.

OLI ESSENZIALI

Esistono diversi oli essenziali che possono aiutare, in qualche maniera, a stimolare e migliorare la condizione dell’intestino pigro. Eccone alcuni:

MENTA

  • Riduce i sintomi del disturbo del colon irritabile, come il gonfiore e il dolore addominale.
  • Aiuta a migliorare la digestione e ridurre il mal di stomaco.
  • Ha proprietà antispasmodiche che possono aiutare a ridurre i crampi intestinali.

FINOCCHIO

  • Favorisce la digestione e può aiutare a ridurre la flatulenza e il gonfiore addominale.
  • Ha proprietà antinfiammatorie che possono aiutare a ridurre l’infiammazione dell’intestino.
  • Può aiutare a ridurre i sintomi del reflusso gastroesofageo.

LIMONE

  • Ha proprietà antiossidanti che possono aiutare a proteggere le cellule dell’intestino dai danni dei radicali liberi.
  • Aiuta a stimolare la produzione di bile, che può aiutare a migliorare la digestione dei grassi.
  • Ha proprietà antibatteriche che possono aiutare a combattere l’infezione batterica nell’intestino.

ROSMARINO

  • Ha proprietà antinfiammatorie che possono aiutare a ridurre l’infiammazione dell’intestino.
  • Ha proprietà antiossidanti che possono aiutare a proteggere le cellule dell’intestino dai danni dei radicali liberi.
  • Può aiutare a migliorare la circolazione sanguigna nell’intestino.

È tuttavia importante ricordare che gli oli essenziali devono essere usati con cautela e sempre diluiti in un olio vettore prima dell’uso. In caso contrario, questi possono provocare irritazioni alla pelle e possono essere potenzialmente tossici se ingeriti in grandi quantità.

Prima di assumere qualsiasi olio essenziale per trattare eventuali disturbi dell’intestino o altri problemi di salute è sempre meglio consultare un medico.

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COME SI SGONFIA L’INTESTINO

Molta acqua, da assumere ogni giorno secondo le necessità e mai meno di 1 litro e mezzo. Mangiare alimenti ricchi di fibre, frutta e verdura in primis, specie quelle contenenti vitamina C ed E. Fare attività fisica regolare e ridurre al minimo le ore di sedentarietà. Crusca e avena sono ottimi alleati per l’intestino pigro e sono raccomandati in una dieta per stimolare il sistema gastro-intestinale. Da preferire inoltre farine integrali, riducendo la quantità di consumo di prodotti raffinati.

QUANDO PREOCCUPARSI PER INTESTINO PIGRO?

In genere, se legato a condizioni di stress o ad uno stile di vita poco equilibrato, l’intestino pigro può essere una condizione transitoria, risolvibile modificando alcuni comportamenti errati.

Una visita con un medico competente può confermare l’entità del caso e provvedere anche senza l’assunzione di farmaci, ma piuttosto correggendo le abitudini alimentari e facendo attenzione a piccoli accorgimenti nello stile di vita.

L’intestino pigro invece deve preoccupare quando si manifesta all’improvviso e senza cause apparenti. In particolare, bisogna rivolgersi ad un medico se compaiono i sintomi nonostante si segua una dieta equilibrata, si pratichi esercizio fisico regolare e non siano presenti segni di stress.

All’intestino pigro, potrebbero essere associati altri sintomi come febbre, dolore all’addome persistente, astenia, e presenza di sangue nelle feci ad esempio. In questi casi, si potrebbe essere in presenza di una patologia più grave nascosta che con le giuste diagnosi mediche potranno essere identificate per trovare un trattamento adeguato.

PREVENZIONE

La miglior arma per evitare che si giunga a manifestare i sintomi dell’intestino pigro è la prevenzione. In questa lotta, un ruolo predominante è giocato dalle fibre, da assumere in grande quantità, preferendo sempre la qualità.

Il consumo di acqua deve aggirarsi intorno ai 2 litri al giorno. L’idratazione è indispensabile, e l’acqua può essere recuperata anche in alimenti che ne contengono naturalemente tanta. Ma è bene ricordare che mangiare tante verdure senza bere produce l’effetto contrario.

Al mattino, certa frutta può essere d’aiuto come una pera matura, un kiwi, crusca o avena. Un ottimo aiuto in un’alimentazione equilibrata può essere fornito dai legumi, meglio quelli decorticati.

Lo stimolo dell’intestino va assecondato. Aspettare e lasciare che lo stimolo scompaia può nel lungo tempo portare a complicazioni croniche. È fondamentale anche ritagliare del tempo per l’attività fisica che risulta essere tanto d’aiuto per l’organismo.

INTESTINO PIGRO E ANZIANI

Il 40 per cento degli anziani in Italia usa lassativi, e non sempre in modo appropriato. In realtà la stitichezza, specie a una certa età, si classifica come cronica, quando la persona ha due evacuazioni alla settimana, o meno, e per almeno due settimane consecutive. Inoltre devono esserci altri sintomi, come il dolore, il fastidio addominale e la sensazione di una evacuazione incompleta.

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